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Joe Biden si accorge che la giustizia è ingiusta, ma solo per Hunter: grazia il figlio dopo aver sempre detto che non l’avrebbe mai concessa

Hunter e Joe Biden

Joe Biden ha annunciato di aver graziato il proprio figlio Hunter Biden, che era in attesa di sentenza in due distinti processi per possesso illegale di un'arma e per evasione fiscale. Fino a qualche giorno fa la Casa Bianca, e prima ancora lo stesso presidente, avevano dichiarato che la grazia non sarebbe mai stata concessa, ma all'improvviso Biden senior si è accorto che la giustizia americana è ingiusta, ma solo per Hunter ovviamente... L'ennesimo atto e l'ennesima menzogna - ma sfortunatamente non gli ultimi, rimarrà in carica ancora un mese e mezzo - di una presidenza che gli americani ricorderanno tra le peggiori di sempre.

"Oggi - spiega in una nota diffusa dalla Casa Bianca - ho firmato una grazia per mio figlio Hunter. Dal giorno in cui ho assunto l'incarico, ho detto che non avrei interferito con il processo decisionale del dipartimento di giustizia e ho mantenuto la parola anche se ho visto mio figlio essere perseguito in modo selettivo e ingiusto. Senza fattori aggravanti come l'uso in un crimine, gli acquisti multipli o l'acquisto di un'arma come prestanome, le persone non vengono quasi mai processate per reati gravi solo per come hanno compilato un modulo per le armi. Coloro che hanno pagato in ritardo le tasse a causa di gravi dipendenze, ma le hanno restituite in seguito con interessi e sanzioni, in genere ricevono sanzioni non penali. È chiaro che Hunter è stato trattato in modo diverso".
"Le accuse nei suoi casi - prosegue - sono emerse solo dopo che diversi dei miei oppositori politici al Congresso li hanno istigati per attaccarmi e opporsi alla mia elezione. Poi, un patteggiamento attentamente negoziato, accettato dal dipartimento di giustizia, è andato in fumo in aula, con diversi dei miei oppositori politici al Congresso che si sono presi il merito di aver esercitato pressione politica sul processo. Se l'accordo di patteggiamento avesse avuto luogo, sarebbe stata una risoluzione giusta e ragionevole dei casi di Hunter".
"Per tutta la mia carriera - conclude - ho seguito un semplice principio: dire semplicemente la verità al popolo americano. Esso sarà imparziale. Ecco la verità: credo nel sistema giudiziario ma... credo anche che la politica senza regole abbia infettato questo processo e abbia portato a un errore giudiziario, e una volta presa questa decisione questo fine settimana, non aveva senso ritardarla ulteriormente. Spero che gli americani capiscano perché un padre e un presidente sono giunti a questa decisione".

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