Gente d'Italia

Siria, è scontro aperto fra milizie filo-Usa, filo-Iran e filo-Turchia

Aleppo, le forze filo-turche installano ripetitori per cellulari

      Ripetitori per i telefoni cellulari sono stati installati stamani in alcuni quartieri di Aleppo, conquistata dagli insorti jihadisti filo-turchi sabato scorso, per consentire alla compagnia telefonica SyriaPhone di funzionare nelle zone ora fuori dal controllo governativo.

Lo riferiscono media siriani a Idlib, dove la compagnia telefonica è stata fondata nel 2022 con finanziamenti e appoggio politico e logistico turco.

Residenti ad Aleppo affermano che la compagnia telefonica governativa SyriaTel è in parte ancora funzionante nella città siriana.

Forze rivali siriane combattono a nord di Hama

      Proseguono gli scontri nella Siria centrale a nord della città di Hama tra governativi e jihadisti filo-turchi mentre l'aviazione russa e governativa bombarda gli avamposti dell'offensiva degli insorti nella stessa zona. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui i bombardamenti hanno preso di mira Tayyibet al Imam e Suran, mentre le forze jihadiste hanno sparato colpi di artiglieria su Maharde, cittadina pochi chilometri a nord-ovest di Hama.

Caccia americani bombardano forze filo-Iran nell'est

     L'aviazione militare Usa bombarda posizioni di milizie filo-iraniane nella valle dell'Eufrate, nell'est della Siria. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui i jet americani hanno preso di mira alcune località a est di Dayr az Zor dove sono in corso combattimenti tra milizie del Pkk curdo, alleati di Washington, e loro rivali arabi cooptati dall'Iran.

Onu: '50.000 sfollati dalla Siria a causa dei combattimenti'

  Sono quasi 50.000 le persone sfollate in Siria negli ultimi giorni: è l'allerta lanciata dall'Onu.

"La situazione rimane estremamente fluida, con i partner che verificano quotidianamente nuovi dati", ha affermato in una nota l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha).

"Al 30 novembre erano oltre 48.500 le persone sfollate".

Si accende il fronte est tra filo-Usa e filo-Iran

     Nel contesto dell'inasprimento del conflitto siriano si è riacceso nelle ultime ore il fronte orientale dove sono presenti forze filo-Usa e forze filo-iraniane a sostegno di rispettivi clienti armati locali.

Secondo fonti sul terreno, a conferma di quanto riferito dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, le forze filo-Usa guidate dal Pkk curdo e da tribù arabe cooptate dagli americani tentano di conquistare sette località a est del fiume Eufrate sotto controllo delle milizie filo-iraniane e di altri clan tribali vicini invece all'Iran. Gli scontri sono ancora in corso.

Jihadisti filo-Iran attaccano i filo-turchi a sudest di Aleppo

       Sono in corso stamani scontri tra jihadisti sciiti filo-iraniani giunti dal vicino Iraq e loro rivali jihadisti sunniti di Hayat Tahrir ash Sham (Hts), appoggiati dalla Turchia, a sud-est di Aleppo, lungo la strada che collega la metropoli siriana a Khanaser.

Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui le forze governative e iraniane tentano una controffensiva contro l'avanzata delle forze filo-turche.

Raid israeliano sulla strada che porta all'aeroporto di Damasco

     Un attacco aereo israeliano ha preso di mira un'auto sulla strada che porta all'aeroporto internazionale di Damasco. Lo riporta l'agenzia di stampa statale siriana Sana.

Israele teme che armi chimiche cadano in mano ai ribelli in Siria

     L'esercito israeliano teme che armi chimiche possano cadere in mani sbagliate se i ribelli sunniti che stanno combattendo in Siria prenderanno il controllo di siti militari. Lo riferisce Haaretz.

La preoccupazione principale è che i ribelli o le milizie sostenute dall'Iran possano possano impadronirsi di armi che rappresentano una minaccia significativa per Israele, come missili o armi chimiche. Se tali armi cadessero nelle mani dei ribelli o delle milizie iraniane, Israele dovrebbe agire in un modo che "potrebbe avere ripercussioni sulla Siria e sull'intero Medio Oriente", riferisce Haaretz, aggiungendo che Israele ha recentemente trasmesso messaggi al presidente siriano Bashar al Assad, attraverso la Russia, chiedendogli di "mantenere la sua sovranità e non permetta all'Iran di operare nel suo territorio".

Ieri, il portavoce dell'Idf ha dichiarato che Israele sta monitorando attentamente gli sviluppi in Siria, sottolineando: "Dobbiamo assicurarci di non essere minacciati".

Probabile incontro Russia-Turchia-Iran-Qatar sulla Siria a Doha

       Alti funzionari di Russia, Iran, Turchia e Qatar probabilmente si incontreranno per colloqui sugli attuali sviluppi in Siria a margine del Forum di Doha. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi.

"È probabile che in settimana si terrà a Doha un incontro tra rappresentanti di Qatar, Iran, Turchia e Russia per discutere della situazione in Siria", ha affermato il ministro degli Esteri iraniano citato da Al Jazeera.

L'agenzia di stampa iraniana Fars ha in seguito specificato, riferendosi ad Araghchi, che il possibile incontro potrebbe tenersi a margine del Forum di Doha il 7 e 8 dicembre con la partecipazione dei massimi diplomatici di quattro paesi.

Il presidente del Parlamento siriano: 'L'esercito sta avanzando'

        "Ci troviamo in una buona situazione nella lotta contro i terroristi e l'Esercito arabo siriano sta avanzando, cosa che porterà all'eliminazione dei terroristi": lo ha detto il presidente del Parlamento siriano, Hammouda Sabbagh, durante una telefonata con il suo omologo iraniano, Mohammad Ghalibaf. Lo riporta Mehr.

Da parte sua, Ghalibaf ha affermato che l'Iran continuerà a sostenere la Siria contro "il terrorismo", nel contesto dell'avanzata delle forze di opposizione al presidente Bashar Al Assad. Nel corso della conversazione, Sabbagh ha fornito a Ghalibaf aggiornamenti rispetto alle azioni dell'Esercito di Damasco contro i ribelli.

Il presidente del Parlamento iraniano ha definito gli ultimi sviluppi in Siria come un complotto "orchestrato dai sionisti e dalle forze americane", sottolineando che la presa di Aleppo coincide con il cessate il fuoco dichiarato in Libano.

I filo-turchi avanzano alla periferia nord di Hama

      Le forze jihadiste filo-turche sono avanzata nelle ultime ore sul fronte della Siria centrale verso la periferia nord di Hama, consolidando il controllo su alcune località chiave come Suran e Halfaya. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui l'aviazione governativa ha lanciato alcuni raid aerei per impedire l'avanzata nemica.

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