Gente d'Italia

Grande successo alla festa di Ventana Sur nell’Ambasciata d’Italia a Montevideo

Da sinistra il nostro Direttore Mimmo Porpiglia, Roberto Stabile e l'ambasciatore Fabrizio Petri

di STEFANO CASINI

Dopo anni di pochi ricordi e poche attivitá, l’Ambasciatore Fabrizio Petri comincia ad abituarci troppo bene! La festa di VENTANA SUR e Italian Screen é stata veramente cinematografica in tutti i sensi, con la presenza di centinaia di registi, attori e personale del cinema di tutto il mondo; un successone. Presenti anche idoli come Fede Álvarez, regista uruguaiano che si è fatto strada definitivamente a Hollywwod con l’ultimo capitolo di Alien (Romulus) e l’Ambasciatore del Cinema italiano Dott. Roberto Stabile, e tanta comunità…capeggiata da Filomena Narducci…Non é mancato nemmeno il nostro  Direttore Mimmo Porpiglia e consorte l’oncologa italo-uruguaiana Teresita Matilde Gericke arrivati per l’evento direttamente dall’Italia. 

E cosa dire del rinfresco? Anzi della vera e propria cena offerta al pubblico presente…. Stuzzichini di carne formaggi e verdure innaffiati da ottimo vino d’annata, e poi maccheroncelli al parmigiano, delizie innaffiate da ottimo spumante rigorosamente italiano… prelibatezze nostrane scelte direttamente dal nostro numnero uno Fabrizio Petri. 

Dunque cosa si festeggiava? Si tratta del festival cinematográfico piu' importante dell' América Latina che per la prima volta si realizza nel nostro Paese, in Uruguay… ( El proyecto Italian Screens se lleva a cabo de forma conjunta entre el Ministerio de Relaciones Exteriores y el Ministerio de Cultura de Italia, con el objetivo de promover la industria cinematográfica italiana, así como su distribución y producción a nivel internacional) ….

Ma cosa significa l’esposizione in Sudamerica dell’attuale cinema italiano?

“L’America Latina, fino agli anni 70-80 era il nostro principale mercato. - risponde il dott. Roberto Stabile, ambasciatore del cinema italiano nel mondo- I nostri film avevano  incassi incredibili, gli attori e registi italiani erano conosciutissimi. Dopo, abbiamo voltato le spalle al Sudamerica e il Sudamerica ha voltato le spalle a noi. Ora che abbiamo un cinema che si riavvicina all’epoca d’oro, abbiamo il dovere di ristabilire quel vincolo storico. Sotto cenere c’é ancora un fuoco, una passione e una identitá comuni, dato che in questo continente, vi sono milioni di discendenti di italiani che amano il nostro paese e siamo convinti che, oggi, i nostri film portano piacere.

Si puó pensare anche in co-produzioni con il crescente cinema sudamericano?

“Questo é il nostro principale obiettivo e siamo molto stimolati da questo tipo di incontri dove si interscambiano esperienze e dove si puó anche pensare agli affari. Il cinema sudamericano é cresciuto moltissimo, non soltanto quello argentino, ma anche il brasiliano, il colombiano o il messicano. Abbiamo grandi registi e grandi attori, quindi abbiamo da imparare reciprocamente. Poi oggi il cinema, che si è allontanato moltissimo dalle sale cinematografiche per entrare nelle case attraverso le app, è cambiato estremamente. Oggi c’é ottimo cinema anche in paesi che, fino a 30 anni fa, quasi non esistevano nel nostro settore. É fondamentale mescolare le energie. Il cinema italiano ha fatto la storia del cinema mondiale, anche se, negli ultimi decenni, non ci sono piú i “mostri sacri” del dopoguerra e ci siamo un po’ rilassati. Se non ci aggiorniamo continuamente, rimaniamo fuori e vediamo che in Sudamerica esiste un’energia fortissima e vogliamo fare squadra. Il nostro principale obiettivo è unire la nostra esperienza storica con questa nuova energia e creativitá cinematografica del continente sudamericano.

Come vi abbiamo detto c’era anche Fede Alvarez, un giovane regista uruguaiano che aveva cominciato a far cinema a principio del secolo da ragazzino, fino a quando, vedendo uno dei suoi lavori, un gruppo di registi e produttori nordamericani,  lo hanno portato negli USA e, in pochi anni si è inserito nel circolo d’onore di Hollywood. La sua ultima opera è prodotta nientemeno che da Ridley Scott e uno dei tanti fans di Alien, come il nostro Ambasciatore Petri, ha elogiato pubblicamente l’opera di Alvarez.

Fede Alvarez

Come si fa per passare da un cortometraggio casareccio di Transformer su Montevideo, per arrivare a Hollywood con successo?

Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia fanatica del cinema - ribatte Alvarez - Mio padre soprattutto era un appassionato. Poi, ovviamente, come succede in ogni parte della vita, c’é anche il fattore fortuna. Il cortometraggio “Ataque de pánico” mi ha portato la fortuna, si è viralizzato incredibilmente, è arrivato alle orecchie adeguate, mi hanno chiamato dagli Stati Uniti per alcuni progetti e piano piano ho fatto strada, ma ci sono voluti quasi 20 anni. Io vengo da una famiglia umile di classe media uruguaiana e il sacrificio, assieme alla passione, sono due elementi imprescindibili per il successo. Anche se é vero che a Hollywood le porte si possono spalancare un giorno e chiudersi una settimana dopo. Comunque la  mia  equipe era giá pronto a tutto, abbiamo studiato, ci siamo tecnicificati e conosciamo il linguaggio del cinema di successo di oggi. In realtá è come se fosse una catena di piccoli miracoli che impiegano molto tempo per farti arrivare a buon fine.

Ecco con noi Facundo Ponce De León: il noto giornalista e produttore uruguaiano è stato incaricato di portare a termine questo grande incontro, questo Festival internazionale VENTANA SUR che, da sempre, si svolge a Buenos Aires.

 Come siete riusciti a portare VENTANA SUR e questo folto gruppo di italiani a Montevideo?

“È stata una vera e propria follia organizzarlo! - risponde sorridendo Facundo Ponce de León - L’Ambasciatore Petri, Roberto Stabile…..sono stati pazzi come noi ! Hanno creduto, ci hanno spinto. Oggi stiamo al terzo giorno di VENTANA SUR grazie a questa pazzia che ovviamente significa anche sforzo e contatti, trattandosi dell’incontro cinematografico e audiovisivo piú importante dell’America Latina che, sempre, si é fatto a Buenos Aires e per la prima volta a Montevideo. Siamo 2.300 persone del cinema e dell’audiovisivo mondiale riuniti a Montevideo per esporre le nostre opere e fare accordi, fare affari anche. Per la prima volta nella storia di questo incontro, vengono 500 persone fuori del continente, per trovare co-produttori, per fare incontri e work-shop. Oggi abbiamo un cinema diverso, con molta piú tecnologia, intelligenza artificiale, insomma, tutto cambia vertiginosamente ed é imprescindibile aggiornarsi continuamente. Non possiamo dimenticare che VENTANA SUR è figlio del Festival di Cannes, indubbiamente il piú importante Festival Cinematografico, assieme a Venezia, del continente europeo. VENTANA SUR è un brand dell’INCA argentina (Instituto Nacional de Cine y Artes Visuales)  e con l’OK del Festival di Cannes, si è deciso di fare, per la prima volta, l’incontro a Montevideo.

Insomma una festa alla grande nei giardini della nostra splendida Ambasciata ha finalmente ripreso quella bellezza ed eleganza che distingue il nostro Paese nel mondo.

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