Mike Johnson ha affermato che sosterrà i piani di Elon Musk - alla guida del dipartimento per l'efficienza governativa - per costringere i dipendenti federali a tornare a lavorare in ufficio una volta che Donald Trump sarà rientrato alla Casa Bianca.

Parlando ai giornalisti nel giorno della visita di Musk a Capitol Hill, lo speaker della Camera ha citato un rapporto secondo cui solo circa "l'uno per cento" dei dipendenti pubblici lavorava effettivamente nei propri uffici, se non si contano le guardie di sicurezza federali e il personale addetto alla manutenzione.

Il rapporto, diffuso dalla senatrice Joni Ernst, afferma che "i burocrati sono stati trovati in una vasca da bagno con la schiuma, sui campi da golf, a gestire la propria attività e sono stati persino arrestati per reati mentre erano in orario di lavoro pagati dai contribuenti".
Stando alla stessa indagine, solo il 6% della forza lavoro federale e' in ufficio a tempo pieno e "nessuna sede centrale di una grande agenzia a Washington è nemmeno mezza piena", con un'occupazione media di appena il 12%. "È assurdo e non è qualcosa che il popolo americano tollererà", ha detto Johnson, aggiungendo che ci sara' una richiesta "da parte della nuova amministrazione e di tutti noi al Congresso che i dipendenti federali tornino alle loro scrivanie". Il lavoro da remoto ha preso piede con la pandemia ma poi e' in gran parte rimasto.