Come è stato annunciato tramite video ormai qualche settimana addietro (https://youtu.be/jjMDqd7MAp0?si=v8MFEhO29yA5uOuD),la Sen. La Marca ha optato per raccogliere le firme dei Senatori in carica affinché il provvedimento venga calendarizzato dal Senato (https://www.senato.it/loc/link.asp?tipodoc=sddliter&leg=19&id=58450). Questo in seguito allo scarso interesse dimostrato dalla Maggioranza ad esaminare il testo nella Commissione Affari Costituzionali alla quale è stata assegnata.

 

“Nel raccogliere le firme dei colleghi Senatori come sostegno al DDL a mia prima firma sul Riacquisto della Cittadinanza, dispiace constatare che Fratelli d’Italia si sia rifiutata di sottoscriverlo per non mettere in imbarazzo il presidente della commissione Affari CostituzionaliEcco il perché della mancata sottoscrizione del collega Senatore Roberto Menia, Segretario Generale del Comitato Tricolore con la delega per gli italiani nel mondo.

 

“Tutto ciò - ha perseguito la La Marca - rientra nelle dinamiche di Palazzo ed era prevedibile, seppur deludente. Meno prevedibile è stata l'opposizione del Movimento 5 Stelle, tranne alcuni esponenti, poiché profondamente contrari al riacquisto della cittadinanza da parte degli emigrati.”

 

“Quello che invece dispiace ancor di più e che non avevo previsto - ha continuato la Senatrice - è che il MAIE, nella persona del Senatore eletto nella Ripartizione Sud America, Mario Borghese, si sia rifiutato di aderire. È davvero deludente constatare che un Movimento fondato apparentemente per tutelare i diritti degli italiani nel mondo scelga di non sostenere un provvedimento che riguarda tanti italiani residenti soprattutto nei Paesi anglosassoni e che va a sanare una grave ingiustizia. Dispiace constatare che il MAIEpreferisce occuparsi di mantenere lo ius sanguinis senza limitazioni piuttosto che riaprire i termini per il riacquisto della cittadinanza italiana per chi è nato e cresciuto in Italia perché questo non porta voti in Sud America”.

 

“D’altro canto, fa piacere segnalare che il gruppo del PD abbia firmato in modo compatto e che abbiano aderito anche molti esponenti di Alleanza Verde e SinistraItalia Viva eAzione.”

 

La Senatrice ha infine lanciato un appello alla responsabilità collettiva delle istituzioni - “Ora più che mai, soprattutto alla luce della riforma costituzionale e della conseguente riduzione del numero dei parlamentari, è necessario unire le forze per tutelare gli italiani all’estero, sempre e comunque, ovunque essi risiedano, e a prescindere dal colore politico. Io andrò avanti decisa nel raccogliere le firme necessarie per portare in Aula un provvedimento al quale credo e che sta a cuore di tante famiglie italiane nel mondo”.