Gente d'Italia

Affollato il “Gran pranzo di fine anno all’Aiuda”: assenti il solito Comites e le autorità consolari

Il nostro Direttore Mimmo Porpiglia con Filomena Narducci

 di STEFANO CASINI

Sí, é vero, noi tutti, compreso il nostro Direttore Mimmo Porpiglia abbiamo sempre avuto e dimostrato grande affetto e debolezza nei confronti degli anziani. Ed é con questo spirito e con grande sentimento che GENTE D’ITALIA è stata presente nel commiato di fine anno dell’AIUDA che si è svolto nella Casa degli Italiani, non soltanto con la presenza dei nostri “vecchietti” sempre piú arzilli e motivati, ma anche dai veri amici dell’Assistenza, tra cui uno nuovo, l’Associazione nata dalla disperazione come quella intitolata “Italianos sin reconocimiento”, che, come ha affermato l’onnipresente Filomena Narducci, avrá dalla Casa degli Italiani e dall’opposizione dell’insistente COMITES,  tutto l’appoggio possibile e, se avessero bisogno di riunirsi nella nostra sede, lo potranno fare gratuitamente “....perché ogni persona o gruppo che lotta per i propri diritti, sempre avrá un posto nella nostra Casa degli Italiani!”

Inspiegabile la mancanza del COMITES e del Corpo Diplomatico all’ultima riunione dell’anno di AIUDA che, tra l’altro, serve per riunire fondi per i piú bisognosi. É vero che l’Ambasciatore Petri, giá aveva avvisato che doveva andare in Italia per le feste, ma che non ci fosse né la Cancelliera, né nessun altro rappresentante di Ambasciata o Consolato, ha colpito un po’ tutti i presenti.

Comunque veramente ottimo il pranzo preparato dalla squadra di Antonio Guida, titolare di Mediterraneo, il vero Ristorante italiano e piú famoso dell’Uruguay e, soprattutto il Ristorante della Collettività italiana che vediamo nella foto di gruppo

Filomena, Narducci, tracciamo un bilancio del 2024?

Sabato abbiamo fatto il pranzo per gli assistiti dell’AIUDA, - ha risposto la Narducci - che sono tanti. Si tratta degli anziani che assistiamo attraverso la stessa AIUDA e il COASIT e gli anziani della Casa di Riposo. É stata una festa bellissima, con oltre 200 persone, abbiamo rieditato quel bel gesto di dare un Panettone ad ogni assistito, che quest’anno è stata una cortesia dell’Ambasciata d’Italia, É stato un momento di felicità, quando tanti nostri vecchietti in difficoltà, si ritrovano tra di loro e ci salutiamo per fine d’anno. L’AIUDA fa due pranzi all’anno, “il giorno dei nonni” che qui in Uruguay si celebra il 19 giugno, giorno della nascita di Artigas, e a fine anno come il nostro “arrivederci all’anno prossimo”. Come sempre, anche, nel 2024 abbiamo dato ai nostri vecchietti in difficoltá, sostegno economico, attraverso la raccolta di danaro dei soci dell’AIUDA, attraverso doni di ditte e privati, che non sono mai sufficienti per coprire tutto, ma che sono sempre il massimo che possiamo dare. Poi compriamo medicine per coloro che ne hanno bisogno o diamo canaste di prodotti, infine i tradizionali “BINGO”, due volte all’anno per raccogliere altre risorse e cosí, andiamo avanti da tanto tempo e abbiamo un folto gruppo di connazionali che, in parte dipendono dall’AIUDA e il COASIT, perché i soldi che arrivano dal MAE sono sempre meno.

Come abbiamo detto al principio si è fatta presente anche la nuova Associazione “Italianos sin reconocimiento” che ha bisogno di farsi conoscere per far conoscere alla comunità e a tutto l’Uruguay, questa situazione che va avanti da ormai decenni che è la mancanza di appuntamenti nelle sedi consolari all’estero per coloro che vogliono ottenere la cittadinanza italiana IURE SANGUINIS, attraverso i propri antenati. Abbiamo fatto due chiacchiere con il Consiglio Direttivo composto da Gabriela Colombo, Roberto Ciporra e Mariana Verdera. La lotta per ottenere la cittadinanza va avanti ma anche le difficoltá:

Quali sono le principali difficoltá per ottenere la cittadinanza?

Risponde Gabriela Colombo: “Le difficoltá sono tante, non soltanto i turni. La piú importante é l’impossibilità di contattare il COMITES che, dovrebbe essere l’ente che difende i diritti degli italiani in Uruguay. Abbiamo mandato mails, in occasione della consegna della Corona di Fiori davanti al monumento ad Artigas nella Piazza Indipendenza il Giorno dell’Emigrante, come GENTE D’ITALIA ha stampato, abbiamo avuto un incontro informale con membri del COMITES che ci hanno promesso di darci un’audienza, ma non si son mai fatti vivi.

Cosa si sente difronte a questo volta faccia del COMITES?

Roberto Ciporra - “Si sente una profonda frustrazione, impossibilità, per tanta gente che, da anni ha la propria pratica tutta pronta, con le traduzioni, le apostille, i permessi (che poi hanno data di scadenza). Con tutto questo pronto, arriva a casa, si attacca al computer e passa giorni interi per trovare un numero di appuntamento che non appare mai, o soltanto qualche volta, dovuto semplicemente alla fortuna. Questa pagina PRENOTAMI, non serve proprio a niente e non si vede la luce alla fine del tunnel.

Avete notato qualche differenza negli ultimi tempi, per quanto riguarda gli appuntamenti?

Mariana Verdera - “Credo proprio che i turni non sono per la gente normale! É vero che, negli ultimi tempi son stati liberati turni, ma tutti vanno ai gestori, quelli che fanno pubblicità di ogni genere nelle reti e che riscuotono molti soldi che, non solo non é legale pagarli, ma che, semplicemente, non tutti noi abbiamo la possibilità di pagare migliaia di Euro per ottenere un turno. Ogni giorno che passa è peggio. Le autorità dovranno prendere qualche misura perché, anche se, in alcune contate occasioni, alcuni di noi siamo riusciti a ottenere un turno, purtroppo, ora il ritmo é caduto moltissimo e non c’é verso che dalla pagina PRENOTAMI, si possa ottenere un appuntamento.

Cosí si sente che, per esempio, al Presidente argentino e sua sorella, la Premier Meloni ha consegnato la cittadinanza in pochi minuti, e voi dovete passare anni dietro un computer per ottenerla?

Gabriela Colombo - “Non possiamo che sentire molta rabbia e frustrazione. C’è molta gente che ha tutto pronto da 6 anni e non riesce ad avere un appuntamento. É una vergogna, ma voglio tornare a sottolineare che ci sentiamo senza protezione del COMITES, un organismo che deve difendere i diritti degli italiani all’estero e neanche risponde alle nostra domande. Meno ci ascolta il rappresentante a Roma del CGIE che proprio ci ignora. Noi seguiamo molto le attività, o meglio, la mancanza di attività del COMITES. Quando il rappresentante va in Italia, sostiene di andare con le domande della collettività, che ci saranno novità al suo ritorno, ma la collettività neanche lo conosce, ne lui la collettività, quindi crediamo che é una vergogna per ogni italiano che abita in Uruguay. Lui dice che ci sono belle novità per gli italiani all’estero e, non solo non esistono queste novità, ma se le aggiudica a se stesso, come se avesse fatto qualcosa per noi o per qualsiasi italiano in Uruuguay. Per noi é una vera presa in giro.

La festa dell’AIUDA è stata comunque un bel successo e, come vediamo nelle immagini, si è ballato e si é cantato fino a tardo pomeriggio, sempre con la presenza del duetto Gomez, onnipresente alle manifestazioni delle associazioni italiane. E molti sostengono - e noi lo approviamo - che Jorge Gomez e la Signora, sono piú italiani di molti di noi!!!!

Una ultima ma ben sostanziale annotazione: ma non si vergognano i componenti di questo Comites? Perché si sono candidati se non fanno nulla per la collettivitá???

Exit mobile version