di STEFANO CASINI
Gironzolava da giorni la conferma di Mario Lubetkin come Ministro degli Esteri del futuro governo del Presidente eletto Yamandú Orsi. Forse da molti italiani e uruguaiani un personaggio poco conosciuto, ma, non per questo, l’uomo giusto al posto giusto.
La carriera di Mario, amico personale con il quale abbiamo anche lavorato nel secolo scorso per la RAI e altri progetti, sposato con una mia compagna di lavoro Rosina Zimbaro, figlia di calabresi, é molto estesa e di alto livello. Mario ha dovuto lasciare il Paese molti anni fa e si é fatto strada come Giornalista Professionista in Italia ottenendo anche la cittadinanza italiana per via di Rosina.
Come giornalista ha mosso i suoi primi passi, dal 1979, con l’Agenzia Stampa italiana IPS (International Press Service) fondata dal conosciuto Roberto Savio nel 1964. Inter Press Service (IPS) che è, ancora oggi, un'agenzia di stampa globale, impegnata nella pratica del giornalismo indipendente e specializzata nel reporting analitico su processi ed eventi economici, politici, sociali, artistici e culturali. La sua copertura è caratterizzata dall'inclusione delle organizzazioni che compongono la società civile come fonte di informazione e dei processi dell'era della globalizzazione come argomenti di particolare interesse. L'IPS è costituita come organizzazione senza scopo di lucro e gode dello status consultivo di organizzazione non governativa nel Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) e dello status di organizzazione internazionale idonea a ricevere assistenza ufficiale allo sviluppo.
Lubetkin ha fatto strada fino a diventare Direttore Generale dell’IPS nel 2002, conoscendo le realtá di tutto il mondo poco sviluppato e riportando costantemente le enormi difficoltá di sviluppo dei paesi del Terzo Mondo. Giá come Direttore di IPS, é stato Professore del Master in Comunicazione per i Rapporti Internazionali per l’IUM (Universitá Libera di Lingua e Comunicazione di Roma e Direttore dei Seminari sulla Comunicazione all’Universitá Internazionale di Menéndez Pelayo (UIMP) nella cittá di Santander, in Spagna.
Nel 2016 é stato nominato Commendatore all’Ordine del Merito della Repubblica Italiana. Nel 2016 é entrato alla FAO, continuando ad abitare a Roma e ha raggiunto l’Incarico di Direttore Generale (numero 2 dell’organizzazione internazionale) per poi essere assegnato 2 anni fa, come Responsabile FAO in America Latina con sede a Santiago del Cile.
Insomma, una carriera solida e molto apprezzata, non solo dal paese dove é nato, l’Uruguay, ma anche dalla sua altra passione, l’Italia. Parla varie lingue e, senza dubbio, appare come il piú idoneo per l’importantissimo incarico che gli ha concesso il nuovo Governo del FA.
Che dire di Mario? Ci conosciamo da quasi 35 anni. Prima perché ha sposato una delle mie migliori amiche, colleghe e compagna di lavoro in RAI, Rosina Zimbaro, poi perché abbiamo lavorato insieme in un bellissimo e gettonato programma di RAI International che abbiamo ideato insieme, che si chiamava “ITALIANI ITALIANOS”, all’epoca del Direttore di RAI International, lo scomparso Roberto Morrione, in un momento di grande crescita del canale italiano: proprio questo programma é stato l’unico, in tutta la storia di RAI International, parlato in due lingue: Spagnolo e Portoghese, essendo presentato, in Spagnolo dal giornalista ed ex Direttore di TELEMUNDO 12 Alejandro Etchegorry e da Rosina Zimbaro in Portoghese.
Mario é una persona di bassissimo profilo, di quei lavoratori che preferiscono fare piu' che parlare, forse per questa ragione, non è molto conosciuto dagli uruguaiani e italiani in forma massiva, anche se, periodicamente, é apparso come invitato in vari programmi radiotelevisivi nelle reti piú importanti del mondo, ma anche in quei mezzi stampa di paesi del Terzo Mondo, un MONDO che conosce come la palma della mano. E che dire della sua famiglia, di Rosina Zimbaro, che, anche se é nata in Brasile quasi per caso, ha tutta la sua famiglia calabrese e italianissima. Da quando son nati, conosco anche i suoi figli Rodrigo e Fabiana, che oggi sono dei professionisti, avendo ricevuto un’educazione meravigliosa da una carissima famiglia. Rodrigo, da poco tempo é diventato anche una delle punte di lancia dei giovani dell’Associazione Calabrese assieme a Nicola Nocito, Fabrizio D’Alessandro e Ignacio Palermo, oltre ad essere stato l’ideatore dello Sportivo Bella Italia che, in poco tempo avremo in Serie B. Per avere un’idea, la famiglia Lubetkin ha accolto a casa loro a Roma, attorno al 2007, un personaggio che é diventato una stella del Calcio, come Fernando Muslera che, appunto oggi, è uno dei fondatori del nostro Sportivo Bella Italia. Ricordiamo che la carriera di Muslera è iniziata nella Lazio per poi diventare un idolo in Turchia e portiere della Nazionale per 12 anni.
Insomma, come abbiamo detto prima “l’uomo giusto al posto giusto” per merito proprio e perché l’Uruguay, ha bisogno di un Ministro degli Esteri di alto profilo, come Mario Lubetkin