AGI - La prima opera d'arte contemporanea che trasformerà il cantiere della stazione Venezia di Roma in un'installazione artistica per quattro mesi è 'Costellazioni di Roma' realizzata da Pietro Ruffo per il progetto 'Murales', un'opera che unisce terra e cielo in un'unica immagine che avvolge i 10 silos del cantiere. L'iniziativa di arte pubblica è promossa dalla società consortile per la costruzione della linea C della metropolitana di Roma, guidata da Webuild e Vianini Lavori, con il patrocinio di Roma Capitale e di concerto con le Soprintendenze competenti. L'opera di Ruffo crea un dialogo tra passato e presente, in cui la verticalità delle strutture funge da ponte simbolico tra la profondità delle radici storiche della città e l'infinito del cosmo. Questa intersezione tra dimensioni accompagna visivamente lo sviluppo urbano che la linea C, sta contribuendo a plasmare, coniugando tradizione e innovazione per immaginare una Roma del futuro a misura d'uomo. Le costellazioni, cuore dell'opera, non sono solo rappresentazioni celesti ma simboli ricchi di significati, che rimandano ai miti fondativi di Roma. Le 13 personificazioni mitologiche del calendario astronomico raffigurano figure antropomorfe e animali fantastici, ispirati alla cultura classica e rinascimentale, che attribuiva all'astrologia il potere di influenzare i destini umani. Attraverso queste immagini, l'opera celebra la capacità della città di intrecciare scienza, arte e slancio verso il domani. Sotto le mitologie cosmiche rappresentate da Ruffo, emergono le linee rigide e precise della Pianta Topografica di Roma Antica di Luigi Canina (1850). Questa mappa, sospesa tra stelle e costellazioni, unisce simbolicamente il sapere antico alla visione moderna della città. Come nell'antichità, quando gli astri e le mappe guidavano la costruzione di edifici e spazi pubblici, anche oggi le società costruttrici della linea C utilizzando l'arte per orientare lo sviluppo urbano per una città più inclusiva e sostenibile. "Io sono il primo di una serie di artisti che immagineranno questa volumetria scultorea all'interno della piazza e mi fa molto molto piacere perché lasciare un'impronta sulla propria città per noi in generale è importante - ha detto Pietro Ruffo inaugurando la sua opera a Piazza Venezia - continuare a costruire attraverso le infrastrutture ma anche attraverso il bello che è quello che contraddistingue questa città. E quindi una proiezione di oggi verso il futuro attraverso l'arte contemporanea che rimette Roma, come lo è sempre stato, al centro dell'arte contemporanea internazionale". Gualtieri, Metro C conclusa entro 2035 "È stato depositato l'emendamento che ripristina il finanziamento integrale della metro C. Oggi con questo investimento la metro C sarebbe nel 2035. Se tutte le istituzioni e le forze politiche si mettono insieme e, oggi stesso, decidono che, visto che nel 2033 ci sarà un nuovo Giubileo per di 2000 anni di Cristo, potremmo anticipare di due anni e portare i pellegrini davanti al Vaticano per quella data". Lo dice il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ospite della redazione de 'Il Messaggero'.
Polemiche per i testi sessisti, niente concertone a Roma per Tony Effe? Il Codacons, "via anche da Sanremo"
Il Campidoglio chiederà al trapper romano di rinunciare a cantare al Circo Massimo AGI - "Chi si esibisce a Roma sa che è una città accogliente, aperta e rispetta in maniera sacrale le donne, quindi chi si esibisce rispetta questo altrimenti, ovviamente, scende immediatamente da quel palco. Tony Effe ha un successo pazzesco e sarà emozionato di esibirsi nella sua città". Con queste parole, l'assessore al Turismo e grandi eventi di Roma, Alessandro Onorato, aveva risposto alla domanda dei giornalisti, durante la presentazione del concerto di Roma di Capodanno, sulla presenza sul palco di Tony Effe. Il 33enne trapper romano, infatti, malgrado un grandissimo successo popolare, è al centro di infinite polemiche per i suoi testi sessisti e violenti. Fin dalle ore successive all'annuncio, malgrado l'assessore abbia cercato di smorzare le polemiche, l'indignazione delle associazioni in difesa delle donne e di tantissimi privati (oltre a tanti esponenti, soprattutto dell'opposizione) è montata sui social al punto che sembra imminente la decisione del sindaco Roberto Gualtieri di sostituire Tony Effe con un altro artista per l'atteso concerto al Circo Massimo del 31 dicembre. In quanto al trapper, autore della hit 'Sesso e samba' in cui duetta con Gaia, per ora su Instagram si è limitato a un messaggio d'amore per Roma e, a suo modo, ha cercato di assicurare sui suoi sentimenti nei confronti delle donne. Ecco il testo: "Sono onorato di cantare a Circo Massimo nella mia città. Voglio ringraziare il Comune per questa opportunità. Rispetto e amo tutte le donne. Mi dispiace che qualcuno ancora pensi il contrario". E conclude con: "Roma ci vediamo a capodanno". Ma a questo punto sembra difficile che accadrà sul palco del Circo Massimo. Se dovessere essere bloccata l'esibizione di Tony Effe a Roma, la stessa misura deve valere anche per il prossimo festival di Sanremo dove il rapper, nonostante i suoi testi violenti e sessisti, è stato accolto a braccia aperte dalla Rai e da Carlo Conti. Lo afferma il Codacons. "Non si capisce perché se i testi di Tony Effe sono troppo violenti e offensivi verso le donne per il concerto di Capodanno, gli stessi testi possono andare bene per un evento nazional popolare come il festival di Sanremo - afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi -. Una ipocrisia inaccettabile e ci chiediamo dove fossero le donne dei vari partiti politici quando il Codacons ha chiesto alla Rai e Carlo Conti di non consentire la partecipazione a Sanremo di rapper e trapper autori di testi violenti e sessisti". "Rispetto al concerto di Capodanno è estremamente più inopportuna la partecipazione di Tony Effe al festival di Sanremo, evento che ha un seguito immensamente maggiore, e siamo scandalizzati dal fatto che oltre al Codacons nessuno abbia protestato per la assurda decisione di Carlo Conti e della Rai di invitare al festival rapper, non solo Tony Effe, responsabili di testi gravemente lesivi delle donne e potenzialmente pericolosi per il pubblico più giovane", conclude Rienzi.