ROMA – La Commissione Europea, nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, ha erogato pagamenti per un totale di 26,8 miliardi di euro in prestiti e sovvenzioni a Cechia, Germania, Italia, Portogallo e Romania. Il totale erogato nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza ha così superato i 300 miliardi di euro. Questo importante traguardo rispecchia la portata delle riforme trasformative e degli investimenti realizzati in tutti gli Stati membri dell’UE, che accelerano le transizioni verde e digitale rafforzando nel contempo la resilienza complessiva dell’Unione. L’Italia riceve il sesto pagamento, pari a 8,7 miliardi di euro. La Commissione ha erogato all’Italia 6,9 miliardi di euro in prestiti e 1,8 miliardi di euro in sovvenzioni, al netto dei prefinanziamenti. Il 28 giugno 2024 l’Italia aveva presentato la sua sesta richiesta di erogazione, riguardante 39 traguardi e obiettivi. Tra questi figurano riforme della pubblica amministrazione, miglioramenti nei settori delle risorse umane, degli appalti pubblici e dell’amministrazione fiscale nonché della politica sociale, tra cui la lotta al lavoro sommerso e il sostegno agli anziani non autosufficienti. Inoltre, l’Italia prevede investimenti nella digitalizzazione, come lo sviluppo di piattaforme logistiche digitali e la modernizzazione dei parchi nazionali, oltre che sforzi in direzione della sostenibilità, ad esempio nel campo della gestione dei rifiuti e dello sviluppo agrisolare. Il 26 novembre 2024 la Commissione ha adottato una valutazione preliminare positiva della richiesta, seguita dal parere favorevole del comitato economico e finanziario del Consiglio, che ha spianato la strada alla decisione finale sull’esborso. Ad oggi l’Italia ha ricevuto un totale di 122,2 miliardi di euro, su un totale di 194,4 miliardi di euro assegnati al piano italiano per la ripresa e la resilienza.
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