Cuneo e Irpef, taglio da 17 miliardi - Ultime curve per la Legge di Bilancio, dopo il lungo esame alla Camera il testo è arrivato al Senato dove il testo non subirà modifiche e dopo domani riceverà il via libera definitivo. Ecco le misure principali
La conferma, in modo strutturale, del taglio al cuneo e all’Irpef pesa per oltre la metà della manovra: 17 miliardi su 30. Il primo diventa un taglio fiscale e non più ai contributi previdenziali, attraverso un mix di bonus e aumento delle detrazioni. In questo passaggio, documenta l’Upb, un milione e 115 mila contribuenti ci perderanno da gennaio: 805 mila solo in parte e 310 mila usciranno dal beneficio. Mentre 2 milioni prenderanno in media 305 euro all’anno in più. La platea coinvolta si allarga ad altri 3,6 milioni per un totale di 18,8 milioni di lavoratori dipendenti fino a 40 mila euro di reddito.
La manovra 2025 rende permanente anche la riduzione dal 25 al 23% dell’aliquota applicata al secondo scaglione Irpef, quello con redditi tra 15 mila e 28 mila euro, che viene portata al livello del primo scaglione. Si determina così un taglio da quattro a tre degli scaglioni. Viene anche alzata la detrazione per lavoro dipendente da 1.880 a 1.955 euro, per i redditi fino a 15 mila euro. Non solo tagli di tasse però: per reperire le risorse necessarie il governo ha introdotto anche una stretta massiccia sulle detrazioniper i redditi sopra i 75 mila euro che vale un miliardo di euro.
Flat tax più ampia - Si amplia da 30 a 35mila euro il tetto di reddito da lavoro dipendente per accedere alla flat tax per la parte di lavoro autonomo. La web tax varrà solo per le grandi aziende con ricavi sopra i 750 milioni, la tassa sulle criptovalute resta al 26%. Aumentano le tasse su giochi e scommesse.
Torna il bonus bebé - Torna il bonus bebé, ma solo per i genitori con redditi entro la soglia Isee di 40 mila euro. Il nuovo contributo si chiamerà “Carta per i nuovi nati”, e vale 1.000 euro. Per la stessa fascia di reddito viene esteso a tutti il bonus nido, che prima era limitato a chi aveva un altro figlio sotto i 10 anni. L’importo massimo rimane di 3.600 euro. Una novità della legge di Bilancio 2025 è che l’assegno unico non viene conteggiato ai fini della determinazione del reddito Isee, e quindi questo renderà più facile l’accesso ai bonus, a cominciare da quello per il nido.
Per sostenere i genitori viene anche istituito il fondo “Dote famiglia”, finanziato con 30 milioni di euro. Le famiglie con redditi Isee al di sotto dei 15 mila euro, e figli tra i 6 e i 14 anni, potranno chiedere contributi alle spese per lo sport o altre attività ricreative, per ciascun figlio. Confermato anche il bonus psicologo. Dal 2025 inoltre il congedo parentale retribuito all’80% passa da due a tre mesi
Mini aumento per le pensioni minime - Le minime saranno rivalutate nel 2025, passando da 614,77 euro a 617,9. Vengono prorogate le misure di flessibilità in uscita Quota 103, Ape sociale e Opzione donna. Viene anche rafforzato il bonus Maroni per chi sceglie di restare al lavoro. Chi è nel sistema contributivo potrà cumulare la previdenza obbligatoria e quella complementare per raggiungere un assegno pensionistico pari a tre volte il minimo, riuscendo ad anticipare la pensione a 64 anni.
Proroga per il bonus assunzioni - E' prorogata per tre anni la maggiorazione del costo ammesso in deduzione per le nuove assunzioni, pari al 20%, elevato al 30% per giovani e donne. Viene rifinanziata la Nuova Sabatini e prorogato al 2025 il credito d'imposta per investimenti nella Zes per il Mezzogiorno. Prorogati per tre anni anche la detassazione dei premi di produttività (dal 10% al 5%). Il tetto dei fringe benefit sale a mille per tutti, duemila per chi ha figli; importi maggiorati per i neoassunti che accettano di trasferirsi ad oltre 100 chilometri da casa. Sale dal 25 al 30% il limite di detassazione delle mance che i camerieri ricevono dai clienti. Arriva la proroga del fondo di garanzia per le Pmi. Previsto anche un Fondo con 3 milioni in 3 anni a sostegno delle imprese dell'indotto Ilva. Arriva un fondo ad hoc di 70 milioni per finanziare la partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili. Sale il fondo per le famiglie vittime incidenti lavoro e c'è anche una stretta contro l'abuso della Naspi.
Bonus casa confermato per le prime case, ridotto per le altre - L’aliquota al 50% (su 96 mila euro di spesa) si conferma solo per i proprietari di prime case e solo per il 2025. Poi passerà al 36%, nel 2026 e 2027. Discesa immediata, al 36% nel 2025, per le seconde case con un’ulteriore sforbiciata al 30% nel biennio successivo. Su tutto, vige il taglio generalizzato e progressivo alle spese detraibili, che parte dai redditi lordi oltre 75mila euro (massimo di 14mila euro di spese ammesse) con meccanismi di adeguamento ai carichi familiari . Sotto gli stessi tetti progressivi finiscono anche le agevolazioni Eco e Sismabonus.
L’incentivo più generoso rimane così il bonus barriere architettoniche: gli interventi per abbatterle restano premiati con bonus al 75% fino alla fine del prossimo anno. Sparisce il bonus verde, così come il Superbonus al 65% in condominio (salvi solo i lavori con Cilas depositata entro il 15 ottobre scorso). Confermato il bonus mobili al 50% (tetto di spesa a 5 mila euro) per gli arredi acquistati nell’ambito di una ristrutturazione. Per il debutto di quello ad hoc per gli elettrodomestici (contributo del 30% per la rottamazione di un vecchio apparecchio in cambio di uno nuovo, efficiente e made in Europe, con tetto a 100 euro o 200 con Isee sotto 25mila euro), vengono meno quello per il verde al 36% e per le caldaie a gas.a
Più fondi per la sanità - Nuove risorse per finanziare il fabbisogno sanitario nazionale standard, incrementato di 1,3 miliardi nel 2025. Una quota delle risorse è accantonata in vista dei rinnovi contrattuali 2028-2030. Aumentano le indennità di Pronto soccorso e quelle di medici e infermieri. Flat tax al 5% per gli straordinari degli infermieri. Dal 2025 tutte le ricette mediche saranno elettroniche. Risorse in più per la prevenzione del tumore al polmone. Incrementati i fondi del bonus psicologo, arriva il sostegno psicologico a scuola.
Pa, blocco del turnover con eccezioni - Blocco parziale del turnover nella Pa ma vengono esclusi enti locali, Forze dell'Ordine, Vigili del Fuoco e ricercatori. Arriva anche il tetto ai compensi dei vertici degli enti che ricevono fondi pubblici. Per questi soggetti non ci sarà l'obbligo dei revisori del Mef ma una stretta sui controlli dei bilanci se gli aiuti statali sono "significativi". Prevista una stretta per i costi della Rai, limitata alle consulenze esterne. Salta l'equiparazione dei compensi dei ministri non parlamentari con quelli dei colleghi eletti: avranno solo un rimborso trasferte. Arriva il divieto di compensi esteri, la cosiddetta norma anti-Renzi, anche per i membri del governo.
Un miliardo per la Tav - Un miliardo in più alla Tav e un altro a Ferrovie per le opere Pnrr. I nuovi fondi destinati al Ponte sullo Stretto sono pari a 1,5 miliardi (con 500 milioni per le opere annesse). Proroga fino a 20 anni per le concessioni elettriche: il maggior gettito va a riduzione delle bollette. Le tasse d'imbarco salgono di 50 centesimi per i voli extra Ue.