È morto Jean-Marie Le Pen, figura storica dell'estrema destra francese.
Lo riferisce la famiglia all'Afp. Le Pen aveva 96 anni.
Le Pen è deceduto in una struttura in cui era stato ricoverato diverse settimane fa nella regione parigina. "Jean-Marie Le Pen, circondato dalla sua famiglia, è stato chiamato a Dio martedì alle 12.00", ha affermato la sua famiglia in una dichiarazione inviata all'Afp. In un lungo articolo, la France Presse lo descrive come "eterno provocatore e pioniere dell'estrema destra europea", "tribuno senza pari, provocatore ossessionato dall'immigrazione e dagli ebrei, patriarca ostacolato dai suoi", evidenziando come Le Pen abbia "fatto uscire l'estrema destra francese dalla sua marginalità durante una carriera politica che ha segnato la Quinta Repubblica", durante la quale "non ha mai espresso alcun rammarico per i suoi eccessi" che gli sono valsi diverse condanne: dalle camere a gas definite un "dettaglio della storia" alla "disuguaglianza delle razze", passando per l'occupazione tedesca descritta come "non particolarmente disumana" o l'aggressione fisica di un oppositore socialista.
Jean-Marie Le Pen ha giocato "un ruolo nella vita pubblica" della Francia, "ora sottoposto al giudizio della storia": è quanto afferma l'Eliseo dopo la morte del fondatore del Front National. Il premier Francois Bayrou commenta: al di là degli "scontri" politici, Jean-Marie Le Pen "è stato una personalità della vita politica francese".
Per il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella, le Pen "ha sempre servito la Francia, difendendone l'identità e la sovranità, nell'esercito francese in Indocina e in Algeria", o come "tribuno del popolo". "Penso oggi con tristezza alla sua famiglia, ai suoi cari e, naturalmente, a Marine il cui lutto deve essere rispettato", aggiunge Bardella.