di FILIPPO LIMONCELLI
A partire da luglio 2025, il circuito Bancomat introdurrà un nuovo listino prezzi che aggiorna le commissioni dopo due anni di stallo. Il modello prevede commissioni proporzionate al valore degli acquisti: saranno più alte per beni di lusso come gioielli e borse griffate, mentre resteranno basse per piccoli acquisti quotidiani, come caffè o giornali.
La trasformazione di Bancomat
Questo aggiornamento arriva in seguito all’ingresso del fondo FSI nel capitale di Bancomat, ora primo azionista con il 44%. L’investimento ha portato a un cambiamento strutturale del circuito, trasformandolo in un’impresa a tutti gli effetti. L’annuncio ufficiale del cambiamento è stato dato lo scorso giugno, con la nomina di un nuovo Amministratore Delegato e un nuovo Consiglio di Amministrazione.
L’impatto delle nuove tariffe
Le nuove commissioni potrebbero aumentare il costo per banche e intermediari che collegano i negozianti al circuito di pagamento tramite Pos. Attualmente, le commissioni Bancomat rappresentano lo 0,2-0,3% del costo della transazione per gli esercenti, con una media complessiva dello 0,7%, inferiore all’1,2% delle carte di credito. Tuttavia, resta incerto se questi rincari verranno assorbiti lungo la filiera o trasferiti sui commercianti, con possibili ripercussioni sui consumatori.
Numeri del circuito Bancomat
Il circuito gestisce 29,1 milioni di carte e ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 52,5 milioni di euro, in crescita dell’8,3% rispetto al 2022. Ogni anno, il sistema registra oltre 390 milioni di pagamenti e 66 milioni di prelievi, dimostrando il suo ruolo centrale nei pagamenti digitali in Italia.