di ALDO FONTANAROSA
Da gennaio 2025, Lufthansa pratica aumenti nel costo dei biglietti (da 1 a 75 euro) per tutti i voli dall’Ue, ma anche da Regno Unito, Svizzera e Norvegia. Gli aumenti, che possono investire anche Ita, servono a pagare i costosi carburanti ecologici.
E la carta Volare sarà ancora valida?
Oggi noi accumuliamo punti per la carta Volare di Ita anche quando viaggiamo con altre 4 compagnie. Sono Aerolíneas Argentinas, AeroMexico, Air Europa e – per adesso – Air France. Dalle prossime ore, i manager di Ita e Lufthansa lavoreranno a un’integrazione tra i rispettivi programmi fedeltà (Volare e il tedesco Miles&More). La previsione è che, intanto, accumuleremo punti Volare viaggiando con gli altri vettori del Gruppo Lufthansa e con i suoi alleati (da Air Canada e United). Verrà anche regolato l’accesso alle lounge (le sale d’aspetto negli scali) delle compagnie consorelle e alleate. Alla fine del percorso, Volare sarà inglobato da Miles&More.
Ci sarà un cambiamento nelle alleanze internazionali?
Ita lascerà l’attuale alleanza commerciale (SkyTeam, dove domina AirFrance) già nel 2025, in anticipo rispetto agli impegni contrattuali. Ma l’ingresso in StarAlliance (con Lufthansa) è previsto solo per il 2026.
Quante assunzioni potrà fare Lufthansa in Italia per Ita?
Nel 2025, il Gruppo Lufthansa farà 10.000 assunzioni nel mondo. Cerca, in questo quadro, almeno 800 piloti. Uno studio interno della Fit Cisl stima che – di queste 10.000 persone – almeno 1000 saranno ingaggiate nel nostro Paese. Condizioni favorevoli alle assunzioni in Italia sono il Giubileo (ormai in corso) e le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina del 2026.
La compagnia italiana è definitivamente in sicurezza dopo tanti anni e salvataggi pubblici?
Lufthansa stima che serviranno due anni per portare Ita Airways a utili significativi. Utili necessari perché l’attuale personale guadagni di più e perché assunzioni copiose proseguano ogni anno. Al momento, il vettore italiano è ancora troppo centrato sull’Ue. Nel primo trimestre del 2025, il 43% dei suoi biglietti verrà offerto sulle rotte europee. Troppi. Ancora bassa è la quota di biglietti - assai più redditizi - per il Nord America: il 15%.
Dove arriverà Ita? Cambieranno le rotte coperte dall’Italia?
Non sarà facile, per Lufthansa, imporre il marchio Ita in America del Nord, dove la concorrenza è spietata. Per il momento i tedeschi rafforzeranno i voli verso Brasile e Argentina, sfidando così il vettore portoghese Tap. Partenze più serrate anche verso Africa e Medio Oriente, con base Roma Fiumicino