Intervenendo a Orvieto al convegno di “Libertà Eguale”, il parlamentare del PD Fabio Porta ha insistito sulla necessità di rilanciare un progetto riformista che in Italia ha radici profonde.
L’On. Porta ha ricordato a tale proposito Giacomo Matteotti e Luigi Sturzo, padri del cattolicesimo democratico e del socialismo riformista: “Due personalità diverse ma unite dalla ricerca di un nuovo umanesimo, dalle sincere convinzioni autonomiste, europeiste e internazionaliste; due ‘sconfitti anche se vincenti’, come qualcuno li ha definiti, se è vero che proprio il mancato accordo tra socialisti e popolari favorì in qualche modo l’avvento del fascismo”.
“Un riformismo – ha spiegato Porta - che oltre ad essere necessariamente europeista deve fare della difesa dei diritti umani in tutto il mondo una delle travi principali della sua costruzione teorica e pratica: dall’Ucraina al Venezuela non possono esserci tentennamenti o distinzioni sulla difesa della sovranità e dello Stato di diritto per chiunque voglia dirsi sinceramente democratico e progressista. Un riformismo, infine, che in considerazione delle sfide globali poste dall’innovazione tecnologica possa attingere a un rinnovato umanesimo all’altezza dei tempi e attento alle esigenze di una socialità diffusa”.