di LORENZO BRIOTTI
Agrigento è la capitale italiana della cultura 2025. Per accogliere Mattarella che, sabato scorso, è stato nella città siciliana, sono state riasfaltate in fretta le strade comunali e sotto l’asfalto sono finiti anche i tombini. E così, due giorni dopo, sulle stesse strade si è dovuto intervenire di nuovo per cercarli e liberarli dal bitume. Gli operai hanno dovuto usare il metal detector con cui hanno scandagliato le strade centimetro per centimetro: una volta trovati, si è proceduto alla rimozione dell’asfalto e per raggiungere le grate sono stati scavati fossi anche profondi.
Per rifare il manto stradale, dalla Regione Siciliana erano arrivati 510mila euro. Il tempo era evidentemente troppo poco e si è deciso di gettare il bitume senza tener conto dei tombini. La Regione si è poi giustificata parlando di interventi in qualche modo preventivabili, considerata l’eccezionalità dei lavori compiuti e i pochi giorni a disposizione per mettere a posto le strade.