Caro Direttore,

da affezionato lettore di Gente d'Italia, mi ha incuriosito l'articolo apparso nella recente edizione del giornale, sotto il titolo '' Il Consolato Generale di Porto Alegre batte il record di emissioni...''

A quanto infatti si apprende, l'Ufficio consolare nel Rio Grande do Sul ha festeggiato lo scorso anno un vero e proprio record, con l'emissione di ben 14.238 passaporti e 6 .464 nuove cittadinanze, un numero mai visto prima, a dire di quel console generale.

Ma il dato che più mi ha intrigato, devo confessarlo, è quello relativo alle 47 nuove assunzioni, il che significa, se capisco bene, che ben 47 funzionari prestano servizio attualmente nell’ufficio consolare di Porto Alegre. Ma un dato siffatto - mi domando- è attendibile?  A mo' di utile comparazione, osservo che nel Consolato generale di Zurigo, con una popolazione italiana residente che è il doppio di quella di Porto Alegre, gli impiegati, fino a qualche mese fa, erano solo 35, compreso il console generale.

Ma ammettiamo pure che il dato di Porto Alegre sia vero, allora il record di cui si parla è tutto negativo. In Verità, noi non sappiamo come vengano impiegati i 47 funzionari in servizio, ma immaginando- come utile semplificazione- che 15 di essi lavorino allo sportello o ricevano le domande per il passaporto, il dato che ne risulta è semplicemente allarmante.

Infatti, se consideriamo realistico che un passaporto venga confezionato nell'arco di  trenta minuti - e questo infatti era il tempo medio che si registrava a  Zurigo prima degli sciagurati contingentamenti decisi dai diplomatici assieme ai sindacati, col pretesto del Covid-, se questo, dunque,  è il tempo medio di disbrigo delle pratiche per i passaporti,  ecco che ciascuno dei 15 impiegati rilascia in media 2 passaporti ogni ora, ossia 14  passaporti nelle sette ore lavorative, un dato, questo, che, moltiplicato per 15 ( il numero teorico di addetti al settore), si traduce in 210 passaporti rilasciati quotidianamente. Questa cifra, moltiplicata, a sua volta, per i 22 giorni lavorativi nell'arco del mese, fa 4.796 passaporti. Ciò significa che il consolato generale potrebbe rilasciare in tre mesi lo stesso numero di passaporti che oggi rilascia in un anno. È molto probabile, lo diciamo subito, che ci sfugga qualche passaggio, che il console generale potrà utilmente correggere.

Teniamo però a precisare che si tratta di semplici operazioni aritmetiche, che chiunque è in grado di condurre. Stando ai numeri, la produttività del lavoro (che è cosa diversa dalla produzione) sembrerebbe piuttosto bassa, e, anzi, bassissima. Rimane comunque un fatto, per noi curioso: Veramente a Porto Alegre sono in servizio 47 impiegati?

Ancora una osservazione: Si dà per scontato nell'articolo che nel Rio Grande Do Sul risiedano 5 milioni di potenziali cittadini italiani. È un dato, questo, di cui purtroppo non viene fornita la fonte, ma, ammesso che sia attendibile, ciò significa che all'incirca un abitante su due nel Rio Grande do Sul è di origine italiana. Anche in questo caso, sembrerebbe necessaria una rigorosa verifica presso l'Ufficio di Statistica della regione riograndense.  È mai possibile, ci chiediamo, che in America Latina siano quasi tutti italiani?

Con molti cordiali saluti,

Gerardo Petta- Zurigo