(Foto Ansa)

"Oggi nel Giorno della Memoria sono apparse delle scritte su alcune mura di Roma che fanno un raffronto tra presente e passato, una forma di reazione a un lungo periodo di vessazioni e di slogan antisemiti, di attacchi a Israele che si sono manifestati addirittura il giorno dopo del fatidico 7 ottobre.

È anche comprensibile questa forma di reazione a un isolamento che non si vuole subire".

Così a margine del Viaggio della Memoria di Roma Capitale il presidente Fondazione Museo della Shoah di Roma, Mario Venezia.

Rabbino Roma, Anpi di oggi non è più quella di un tempo

"L'Anpi di oggi non è più l'Anpi di un tempo.

I partigiani di un tempo sono molto pochi. Io sono figlio di un partigiano decorato, e ho avuto anch'io la tessera dell'Anpi. L'Anpi è una galassia di realtà, e divenne da tanti i posti che la pensano diversamente. Alcuni leader dell'Anpi si sono dimenticati gli scopi istituzionali e stanno facendo delle battaglie che non si rendono conto che contraddicono i loro scopi istituzionali e questo crea un problema". Lo ha detto il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni a margine di una cerimonia di commemorazione per la giornata della Memoria, al Portico D'Ottavia in merito alle discussioni con l'Anpi.

Noury (Amnesty), azione spregevole nel Giorno memoria

Veramente un'azione spregevole in un giorno in cui la memoria della Shoah e il rispetto delle vittime e per i sopravvissuti esigerebbe serietà".

E' il commento del portavoce di Amnesty Riccardo Noury sulle scritte proiettate nella notte sulla Piramide Cestia e sul palazzo della Fao a Roma.
Il fatto più grave per il portavoce di Amnesty è che "proprio in una giornata così importante ci accusano di antisemitismo, che è una violazione gravissima dei diritti umani che Amnesty International puntualmente riferisce anche con le sue analisi sull'odio in Italia e accusano una organizzazione che difende i diritti umani di compiere una violazione dei diritti umani, qual è l'antisemitismo".

Di Segni, 'irricevibili le accuse di genocidio'

"La sfida di memoria riguarda i contenuti e la coerenza".

"Coerenza che si appella alla dignità e al rispetto dei sopravvissuti verso i quali da un lato si esprime grande affetto e vicinanza, con pianto e commozione, e poi ci si gira e li si accusa loro, Israele e gli ebrei del genocidio parallelo".

Così la presidente delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, durante un'anteprima di uno speciale Rai alla Camera.
"Genocidio, lager, affamare, nazista sono parole che hanno significati ben precisi incisi sulle nostre ferite e non possono essere lanciate per esprimere dissenso politico e denunciare fenomeni mai esistiti", ha aggiunto.