Gente d'Italia

Pensioni e tutela dei diritti dei figli alla conferenza dell’ITAL-UIL a Ginevra

GINEVRA - Giovedì scorso, 23 gennaio, presso la sede della SAIG Ginevra, si è svolta una conferenza organizzata in collaborazione tra il Patronato ITAL-UIL sede di Ginevra e l’Avvocato Alessandra Testaguzza, con l’intento di presentare alcuni aggiornamenti in materia di pensioni e per fornire alcuni spunti di riflessione alle persone che si troveranno a lasciare ai propri figli ed eredi dei beni in Italia, in particolare in presenza di debiti a carico della successione.
La serata si è aperta con il benvenuto a nome della SAIG da parte di Vincenzo Bartolomeo, seguito dal Presidente del Patronato ITAL-UIL Svizzera, Mariano Franzin. Entrambi hanno fatto notare quanto fosse numeroso il pubblico presente e quanto gli argomenti della conferenza continuino ad essere di forte interesse e attualità per la comunità italiana a Ginevra. Alla conferenza erano presenti anche Grazia Tredanari, responsabile dell’ITAL-UIL Losanna, e Rita Olimpio, dell’ITAL-UIL Ginevra.
La parola è quindi passata a Gabriele Picco, responsabile dell’ITAL-UIL Ginevra, che ha ricordato l’adeguamento accordato a partire da gennaio 2025 agli importi delle rendite AVS/AI e il primo pagamento, a dicembre 2026, della tredicesima mensilità per i titolari di rendita di vecchiaia dell’AVS, che si prevede di finanziare con un aumento dell’IVA dello 0.7%. Ha poi menzionato le scadenze per la restituzione della certificazione di esistenza in vita alla banca CITI per alcuni titolari di pensione INPS che ricevono il pagamento in Svizzera e per la comunicazione dei redditi esteri a INPS per le categorie di pensione interessate. Infine, ha ribadito come l’attestato fiscale delle pensioni INPS sarà disponibile anche quest’anno a partire dalla metà di marzo e ottenibile presso il Patronato. Introducendo la seconda parte della conferenza, Gabriele Picco ha quindi accennato ad alcuni concetti di base come i significati e le caratteristiche principali di un atto di compravendita e di donazione, di procura, testamento e successione.
Successivamente è intervenuta l’Avv. Alessandra Testaguzza, del Foro di Roma e di Ginevra, in collegamento da Roma. L’Avvocato ha iniziato il proprio intervento chiarendo la differenza tra un atto pubblico, come una procura firmata da un notaio (valido anche nei confronti di terze persone), e un atto privato, come un contratto di lavoro firmato dai soli contraenti (valido solamente tra le parti). Ha quindi poi precisato la portata limitata ad un solo affare (ad esempio una compravendita immobiliare) della procura speciale in contrapposizione alla portata universale di una procura generale. Una parte importante della presentazione ha poi riguardato le possibilità che si prospettano agli eredi all’apertura della successione. In particolare, l’accettazione dell’eredità comporta il trasferimento agli eredi di tutti gli elementi della successione, quindi anche dei debiti.
Al contrario, la rinuncia all’eredità fa perdere la qualifica di erede, la quale passerà all’erede di grado successivo, ad esempio a un figlio (anche minore) della persona che ha rinunciato. Stante la maggiore complessità di formalizzare una rinuncia all’eredità in Italia rispetto a quanto avviene in Svizzera, la rinuncia, anche in presenza di debiti, potrebbe non rappresentare la soluzione migliore. Inoltre, l’essere già entrati in possesso precedentemente di altre quote dei beni a cui ora si vorrebbe rinunciare potrebbe rendere fortemente sconsigliabile ricorrere a questa soluzione.
In simili casi, così come se vi siano dubbi circa la presenza di debiti, una soluzione interessante potrebbe essere l’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario: in questo modo, infatti, l’erede è eventualmente chiamato a rispondere dei debiti del dante causa solo nel limite del patrimonio ereditato da quest’ultimo, salvaguardando così il proprio patrimonio personale. L’Avvocato ha opportunamente ricordato che, poiché la successione è unica, non è possibile, ad esempio, rinunciare alla successione nel paese di residenza dove ci sono debiti per poi accettarla nel paese dove si trovano altri beni.
L’accettazione effettuata nel secondo paese ha infatti la conseguenza di far annullare la rinuncia già resa nel primo paese, esponendo gli eredi al rischio di dover rispondere personalmente e nel proprio paese di residenza dei debiti del dante causa. Ecco quindi l’opportunità di valutare anche la pertinenza di redigere un testamento (ad esempio per modificare le quote spettanti o la ripartizione dei beni tra gli eredi) oppure un legato, istituto che permette di entrare in possesso di un bene senza assumere la qualifica di erede, e quindi potendo rinunciare al resto della successione, debiti compresi.
L’Avv. Testaguzza ha invitato tutte le persone interessate da queste situazioni a discutere coi propri familiari nonché futuri eredi e a rivolgersi ad un professionista per essere consigliati in modo personalizzato e pertinente sulle scelte migliori da operare.
La serata informativa si è conclusa con alcune domande e un aperitivo finale. Naturalmente, si rinnova l’invito a partecipare anche alla prossima conferenza curata dal Patronato ITAL-UIL, prevista per giovedì 15 maggio su formalità e cambiamenti in materia di pensioni e per chiarimenti relativi a IMU e TARI, oltre che alle future manifestazioni organizzate o coordinate dalla SAIG.

Exit mobile version