di CLAUDIA MONTANARI

Il diabete di tipo 2 è una delle malattie croniche più diffuse a livello globale, con milioni di persone colpite ogni anno. Mentre la gestione di questa patologia si concentra principalmente sulla regolazione della glicemia e sull’uso di farmaci, una nuova ricerca mette in luce un aspetto spesso trascurato: la carenza di micronutrienti, conosciuta come “fame nascosta”. Questo fenomeno potrebbe essere un fattore chiave nello sviluppo e nella progressione del diabete di tipo 2.

Diabete, il ruolo dei micronutrienti

Una dieta equilibrata non solo aiuta a prevenire il diabete di tipo 2, ma gioca anche un ruolo essenziale nella gestione della malattia. I micronutrienti, ovvero vitamine e minerali, sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’organismo, in particolare per il metabolismo del glucosio e la regolazione dell’insulina.

Uno studio pubblicato sul BMJ Nutrition Prevention & Health ha evidenziato come una percentuale significativa di persone con diabete di tipo 2 soffra di carenze di vitamine e minerali.

Il 45% delle persone con diabete 2 ha una carenza di micronutrienti

L’analisi di 132 studi condotti tra il 1998 e il 2023 su oltre 52.000 pazienti diabetici ha rivelato che circa il 45% di loro presenta almeno una carenza di micronutrienti. Questo significa che quasi una persona su due con diabete di tipo 2 potrebbe essere affetta da un deficit di vitamine o minerali essenziali.

Gli scienziati hanno scoperto che le carenze di micronutrienti sono più comuni tra le donne rispetto agli uomini, probabilmente a causa di differenze nello stile di vita e nelle abitudini alimentari. Tuttavia, non è stato ancora stabilito un legame diretto tra queste carenze e il controllo glicemico.

Vitamina D la carenza più diffusa

Tra tutti i micronutrienti analizzati, la vitamina D è risultata essere la più carente, con il 60,5% dei pazienti diabetici affetti da questa insufficienza. La vitamina D svolge un ruolo cruciale nella produzione e nell’utilizzo dell’insulina a livello cellulare. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio il legame tra la sua carenza e il diabete di tipo 2.

Altri micronutrienti carenti nei pazienti con diabete includono il magnesio (42%), la vitamina B12 (29%) e il ferro (28%). Questi dati suggeriscono che l’integrazione di micronutrienti potrebbe rappresentare una strategia complementare alla terapia convenzionale del diabete.

Perché le carenze nutrizionali sono così comuni nei diabetici?

Le cause della carenza di micronutrienti nei pazienti diabetici sono molteplici. Tra le principali troviamo:

Aumento dell’escrezione urinaria: l’iperglicemia può portare a una maggiore perdita di vitamine e minerali attraverso le urine.

Effetti collaterali dei farmaci: alcuni farmaci per il diabete, come la metformina, possono ridurre l’assorbimento di vitamine essenziali come la B12.

Resistenza all’insulina: questo fenomeno può influenzare il metabolismo di alcuni micronutrienti, compromettendone l’utilizzo da parte dell’organismo.

Stress ossidativo aumentato: le persone con diabete spesso sperimentano un aumento dello stress ossidativo, che può accelerare il consumo di vitamine e minerali.

L’importanza di una corretta alimentazione per prevenire le carenze

Gli esperti sottolineano che il modo migliore per garantire un adeguato apporto di micronutrienti è attraverso una dieta equilibrata e variegata. Ecco alcuni suggerimenti per assicurarsi di ottenere le vitamine e i minerali necessari:

Consumare carboidrati complessi: preferire cereali integrali, legumi e verdure per un apporto costante di nutrienti essenziali.

Assumere proteine di qualità: fonti proteiche come pesce, uova, latticini e legumi sono ricche di vitamine del gruppo B e ferro.

Integrare grassi sani: oli vegetali, frutta secca e semi sono fondamentali per l’assorbimento di alcune vitamine liposolubili come la D e la E.

Ridurre lo zucchero aggiunto: un consumo eccessivo di zuccheri raffinati può compromettere l’equilibrio metabolico e aggravare le carenze nutrizionali.

Aggiungere spezie ed erbe aromatiche: alcune spezie, come la curcuma e il peperoncino, contengono antiossidanti che possono supportare la sensibilità all’insulina.

Integratori, se e quando vanno presi

Anche se una dieta equilibrata è la strategia migliore per garantire un apporto sufficiente di micronutrienti, in alcuni casi può essere utile ricorrere agli integratori. Tuttavia, gli esperti avvertono che l’uso indiscriminato di supplementi vitaminici potrebbe non essere efficace e, in alcuni casi, persino dannoso.

Ad esempio, la vitamina D viene spesso integrata a causa della limitata esposizione al sole, specialmente nei mesi invernali. Tuttavia, secondo alcuni ricercatori, il suo dosaggio dovrebbe essere personalizzato in base alle reali esigenze del paziente, piuttosto che assunto in modo generico.

La stessa cautela si applica al magnesio e alla vitamina B12, che possono essere utili per alcune persone, ma devono essere integrati solo dopo un’attenta valutazione medica.

Sebbene gli studi attuali suggeriscano una forte correlazione tra carenze nutrizionali e diabete di tipo 2, sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire nessi causali definitivi. Comprendere meglio il ruolo dei micronutrienti nella regolazione del metabolismo del glucosio potrebbe portare a nuove strategie di prevenzione e trattamento.

Gli esperti sottolineano che l’educazione alimentare e la promozione di una dieta sana dovrebbero essere parte integrante della gestione del diabete. La sfida per il futuro sarà sviluppare strategie nutrizionali personalizzate per migliorare la salute metabolica dei pazienti diabetici e ridurre il rischio di complicanze a lungo termine.