OMA – “Preoccupano” le notizie riportate oggi dal giornale inglese ‘The Guardian’ che smentisce il Governo italiano sull’uso del software di spionaggio a danno di giornalisti e attivisti italiani e sostiene che l’esecutivo italiano avrebbe utilizzato lo spyware violando il contratto con l’azienda israeliana, mentendo su chi fossero i soggetti spiati. E’ quanto ha dichiarato l’eurodeputato Pd, Sandro Ruotolo, annunciando di aver depositato un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere alle autorità comunitarie di tutelare le vittime spiate e domandare se intende avviare un’indagine. Interrogazione presentata anche dalla vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno che ha sottolineato come sia “necessario che la Commissione chiarisca quali interventi attuerà per proteggere la libertà di stampa e i giornalisti da simili attacchi informatici date le violazioni del la Direttiva 2002/58/CE, la Direttiva (UE) 2019/1937, il Regolamento (UE) 2016/679 e la Direttiva 2013/40/UE”

Secondo Ruotolo “lo scandalo del trojan israeliano Paragon trovato nei cellulari del direttore di Fanpage.it, Francesco Cancellato e di esponenti della società civile italiana come Luca Casarini della ong Mediterranea Saving Humans, riguarda la Commissione europea perché in gioco c’è la violazione dei dati personali e la libertà di stampa e per questo abbiamo presentato un’interrogazione”.

Il Governo italiano – spiega l’eurodeputato – ha negato pubblicamente qualsiasi coinvolgimento dei servizi segreti italiani nell’operazione di spionaggio denunciata da Meta nei giorni scorsi. In questa spy story ci sono alcune certezze e ancora tanti interrogativi. Lo spyware inoculato su Whatsapp ha interessato nel mondo novanta tra giornalisti e attivisti, di cui sette in Italia. Lo spyware si chiama Paragon ed è messo a punto dalla società israeliana Paragon Solution che ha dichiarato di averlo fornito al governo americano e ad agenzie governative di intelligence di Paesi alleati. Nella dichiarazione con quale esclude il suo coinvolgimento nello spionaggio il Governo italiano non risponde alla domanda più importante e cioè se l’Italia abbia acquistato o meno servizi dalla Paragon Solutions. Se si, di che tipo e per fare cosa? E se non è stato il governo italiano da quale Paese straniero sono stati spiati giornalisti e attivisti e per quale ragione?”

Le notizie riportate oggi dal ‘The Guardian’ “ci preoccupano ulteriormente perché invece confermerebbero che il governo italiano ha utilizzato lo spyware violando il contratto con l’azienda israeliana, mentendo su chi fossero i soggetti spiati. Secondo l’autorevole giornale inglese la società israeliana avrebbe addirittura chiuso il contratto con l’Italia proprio perché il nostro Paese non avrebbe rispettato i termini del contratto. Dunque, alla Commissione europea chiediamo di tutelare i cittadini europei vittime di questa spy story. Alla Commissione chiediamo, inoltre, se intende avviare un’indagine per accertare i responsabili e la portata di questa violazione e adottare misure contro gli autori di tali attacchi”.