Hamas sospende il rilascio degli ostaggi israeliani previsto per sabato 'fino a nuovo avviso' e accusa Israele di non adempiere agli obblighi dell'accordo.
La tregua torna in bilico. Per lo Stato ebraico si tratta di una 'totale violazione' del cessate il fuoco. Il ministro della Difesa Katz mette l'Idf in stato di 'massima allerta' per 'qualsiasi possibile scenario' a Gaza e al confine: 'Non torneremo alla realtà del 7 ottobre'.
I negoziatori di Hamas hanno dichiarato che le garanzie Usa per il cessate il fuoco non sono più in vigore di fronte al piano del presidente Usa Donald Trump di voler trasferire i palestinesi fuori da Gaza. Lo hanno affermato 2 fonti della sicurezza egiziana a Reuters rilanciata dal Times of Israel. I mediatori temono la rottura dell'accordo di cessate il fuoco dopo che Hamas ha annunciato il rinvio del prossimo scambio di prigionieri accusando Israele di violare la tregua. I mediatori hanno rinviato i colloqui fino a quando non sarà ricevuta una chiara indicazione dell'intenzione di Washington di continuare l'accordo a fasi.
Centinaia di israeliani sono scesi in piazza per protestare nel centro di Tel Aviv, dopo che l'ala armata di Hamas ha dichiarato che posticiperà il rilascio di tre ostaggi israeliani previsto per sabato. Lo riporta Haaretz. La polizia ha finora arrestato un manifestante, secondo quanto riferito dagli organizzatori della protesta.
Donald Trump ha affermato che i palestinesi non avrebbero alcun diritto al ritorno in base al suo piano per impossessarsi di Gaza.
"No, non ne avrebbero, perché avranno alloggi molto migliori", ha detto Trump a Bret Baier in un estratto di una intervista a Fox News quando gli è stato chiesto se i palestinesi avrebbero avuto il diritto di tornare. "In altre parole, sto parlando di costruire un posto permanente per loro", ha spiegato.
Trump aveva già sostenuto di essere impegnato ad acquistare e controllare Gaza, ma che potrebbe concedere alcune aree ad altri Paesi del Medio Oriente così da aiutare nella ricostruzione.