Gente d'Italia

Vigilia Sanremo 2025, Conti: “Non ho avuto nessun tipo di pressione politica”

Il teatro Ariston di Sanremo (Depositphotos)

"Non ho avuto nessun tipo di pressione, di indicazione.

Quest'anno meno che mai. Evidentemente l'azienda si è fidata di me, perché sa il mio modo di lavorare: non cerco le polemiche, anche se ci sono perché altrimenti non sarebbe il festival di Sanremo". Lo ha detto Carlo Conti alla prima conferenza del festival di Sanremo, al via domani.

La scelta di non avere monologhi, spiega, non è dettata dunque dall'esigenza di evitare strascichi polemiche, ma "con 29 brani in gara, per rispetto dei tempi televisivi. A volte su tanti temi meglio una parola che una lunga chiacchierata".

Conti ha annunciato che venerdì sul palco ci sarà  Paolo Kessisoglou con sua figlia. "Racconteranno insieme come vivono i ragazzi di 17-18 anni che si chiudono in camera e non parlano più con i genitori. Lo faranno con una canzone". "Edoardo Bove spiegherà come un ragazzo di 22 anni sta affrontando quello che sta affrontando lui", ha aggiunto

Clerici: "Stop avuto in passato mi aiuta a essere più leggera"

"Qualche tempo fa sono stata lontana dalla tv per un po'. Non mi ero fermata per un mio problema personale, ma per decisione di altri. Nella nostra carriera tutti abbiamo vissuto momenti alti e bassi". Così Antonella Clerici, ricordando il periodo in cui - pur sotto contratto con la Rai - non ha lavorato. "Quel periodo mi ha insegnato a essere in pace con me stessa e ad avere una serenità e una leggerezza che oggi mi porto sul palco. Il mio è un bellissimo lavoro, ma se non c'è per un periodo non fa niente, la vita è fatta di altro. Da giovane pensi di più a quello che devi fare che al fermarti, ma quei due anni che sono stata ferma sono stati produttivi a livello di nuove idee, per trovare altre forze, altre dinamiche, altri incontri. È la vita, bisogna accettarla per quello che è".

Scotti: "Più facile che io conduca Sanremo che Mediaset lo prenda"

"Ho portato l'acconto, adesso vediamo". Gerry Scotti risponde con una battuta a una domanda, in sala stampa a Sanremo, sulla possibilità che la sua presenza all'Ariston sia indice di un interesse di Mediaset a organizzare il festival, alla luce della sentenza del Tar che ha dichiarato illegittimo l'affidamento diretto dell'evento alla Rai.
"Apprezzo la domanda molto futuristica, ma è più facile che io conduca il festival qui alla Rai che Mediaset si prenda il baraccone Sanremo, così la vedo da telespettatore", aggiunge il conduttore.
"Cosa mi direbbe Silvio Berlusconi? Quello che mi diceva sempre, metti la cravatta", aggiunge Scotti imitando la voce del Cavaliere. "Infatti non ce l'ho oggi ma magari domani la metto.
In azienda, sinceramente, se posso farvi da spia qualificata, non ho mai sentito seriamente parlare di un'operazione del genere. Discutere questa ipotesi come possibilità sarebbe pura fantasia".
La presenza di Scotti a Sanremo, co-conduttore della prima serata con Antonella Clerici, "è nata fra me e lui - dice Carlo Conti - da una telefonata. La vita è molto più semplice di quello che vogliamo costruire: c'è stata una telefonata, un'idea che ho avuto, poi abbiamo chiesto il consenso dei genitori quando la cosa era già fatta".

Ciannamea, la gara per Sanremo? Non temiamo nessuno

"Non temiamo assolutamente nessuno, rispettiamo tutti. La strada che stiamo seguendo è l'appello contro la sentenza del Tar per affermare la legittimità delle delibere del Comune in merito alla titolarità esclusiva del marchio del festival, fermo restando quello che la sentenza stessa afferma, che nessuno al di futuro di Rai è titolare a organizzare il festival nella sua versione attuale i cui diritti le spettano in via esclusiva". Lo dice Marcello Ciannamea, direttore Intrattenimento Prime Time, annunciando: "Siamo convinti di fare, anche a ridosso di fine festival, una proposta autonoma al Comune sulla falsariga della Convenzione"

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