Il Papa dovrebbe "concentrarsi sulla Chiesa cattolica e lasciare che ci occupiamo noi dei confini": lo ha detto lo 'zar dei confini' di Donald Trump, Tom Homan.

Il Papa "vuole attaccarci perché proteggiamo i nostri confini? Ha un muro attorno al Vaticano, giusto? (...) E noi non possiamo avere un muro attorno agli Stati Uniti", ha proseguito Homan, durante un breve scambio con i giornalisti alla Casa Bianca, dopo le dure critiche del pontefice alle espulsioni dei migranti negli Stati Uniti.

Il Papa, in una lettera ai vescovi Usa, critica duramente la politica migratoria di Donald Trump: "Deportare persone che in molti casi hanno lasciato la propria terra per motivi di estrema povertà, insicurezza, sfruttamento, persecuzione o grave deterioramento dell'ambiente, lede la dignità di molti uomini e donne, e di intere famiglie".

"Ho seguito da vicino la grande crisi che si sta verificando negli Stati Uniti", "la coscienza rettamente formata non può non esprimere un giudizio critico e il proprio disaccordo", le parole del Papa che conclude: "Esorto tutti i fedeli della Chiesa cattolica e tutti gli uomini e le donne di buona volontà a non cedere a narrazioni che discriminano e causano inutili sofferenze ai nostri fratelli e sorelle migranti e rifugiati".

Il Papa, parlando ai vescovi americani, sottolinea che non si può assistere alle decisioni senza reagire: "Tutti i fedeli cristiani e le persone di buona volontà sono chiamati a considerare la legittimità delle norme e delle politiche pubbliche alla luce della dignità della persona e dei suoi diritti fondamentali, non viceversa". Per Bergoglio "allo stesso tempo, bisogna riconoscere il diritto di una nazione a difendersi e a proteggere le comunità da coloro che hanno commesso crimini violenti o gravi mentre si trovavano nel paese o prima dell'arrivo". Rivolto sempre ai vescovi americani, il Pontefice scrive: "Riconosco i vostri preziosi sforzi, cari fratelli vescovi degli Stati Uniti, mentre lavorate a stretto contatto con migranti e rifugiati, proclamando Gesù Cristo e promuovendo i diritti umani fondamentali. Dio ricompenserà ampiamente tutto ciò che fate per la protezione e la difesa di coloro che sono considerati meno preziosi, meno importanti o meno umani!". Infine l'invito alla preghiera: "Chiediamo alla Madonna di Guadalupe di proteggere le persone e le famiglie che vivono nella paura o nel dolore a causa della migrazione e/o della deportazione. Che la Virgen morena, che ha saputo riconciliare i popoli quando erano in inimicizia, ci conceda di incontrarci di nuovo come fratelli e sorelle, nel suo abbraccio, di fare così un passo avanti nella costruzione di una società più fraterna, inclusiva e rispettosa della dignità di tutti". La lettera del Papa è stata diffusa non solo in inglese ma anche in spagnolo, verosimilmente per segnare ancora di più l'attenzione per i migranti che arrivano dal Sud del continente.

"Un autentico stato di diritto si verifica proprio nel trattamento dignitoso che tutti gli uomini meritano, specialmente i più poveri ed emarginati. Il vero bene comune si promuove quando la società e il governo, con creatività e rigoroso rispetto dei diritti di tutti, come ho affermato in numerose occasioni, accolgono, proteggono, promuovono e integrano i più fragili, indifesi e vulnerabili". E' quanto scrive il Papa in una lettera ai vescovi Usa criticando le politiche migratorie della nuova amministrazione e invitando i cattolici a prendere le distanze da questo. Per Papa Francesco accogliere "non impedisce lo sviluppo di una politica che regolamenti una migrazione ordinata e legale. Tuttavia, questo sviluppo non può avvenire attraverso il privilegio di alcuni e il sacrificio di altri". "Ciò che si costruisce sulla base della forza, e non sulla verità sulla pari dignità di ogni essere umano, inizia male e finirà male", sottolinea Papa Francesco.