Nove eurodeputati socialisti sloveni e croati scrivono al presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola esprimendo preoccupazione sulla mostra sulle 'Foibe' organizzata da Fratelli d'Italia al Parlamento europeo a Strasburgo e definendo "preoccupante" e "controverso" il contenuto della mostra.
I nove eurodeputati chiedono quindi di annullare la mostra, inaugurato lo scorso lunedì dal gruppo dei meloniani al Pe.
"Esaminando il contenuto della mostra esposta, è assolutamente chiaro che c'è un completo disprezzo per i fatti e che le informazioni fornite sul tabellone presentano una rappresentazione non veritiera ed estremamente dannosa della storia recente di Slovenia, Italia e Croazia durante un periodo in cui generazioni in tutta Europa hanno sopportato immense sofferenze, principalmente a causa del regime fascista, che ha inflitto indicibili angosce a milioni di persone per oltre due decenni", spiega la lettera nella quale si chiede di "annullare immediatamente la mostra sulle foibe e chiederne la rimozione".
"La verità storica è, nonostante le affermazioni della suddetta mostra, molto chiara: l'Istria, la costa croata, la Dalmazia e le isole dell'Adriatico sono state liberate dal potere delle proprie armi, dall'adesione volontaria di massa alle brigate partigiane e dalla volontà del popolo", proseguono gli eurodeputati.
"E' assolutamente scandaloso che una piccola minoranza di individui, spinti dal desiderio di dividere e diffondere chiaramente l'odio, abbia avuto l'opportunità di presentare manipolazioni nell'istituzione centrale dell'Unione Europea: il Parlamento", concludono gli eurodeputati.
La risposta italiana
"La richiesta delle sinistre slovene e croate di rimuovere la mostra dedicata alla tragedia delle foibe e dell'esodo italiano da Istria, Fiume e Dalmazia, è una pagina molto buia per il Parlamento europeo".
Così in una nota il capodelegazione di Fratelli d'Italia- Ecr al Parlamento europeo Carlo Fidanza.
"La triste conferma che c'è chi ancora, a 80 anni di distanza, non si rassegna a veder riconosciuti la verità storica e un ricordo dignitoso per le vittime delle atrocità dei titini.
Nel corso dell'inaugurazione della mostra, promossa dal collega Stefano Cavedagna e dalla delegazione di Fratelli d'Italia con il supporto delle associazioni ANVGD e Comitato 10 Febbraio, tutti gli intervenuti hanno richiamato il valore della riconciliazione. Significativa la partecipazione di colleghi sloveni del Ppe, il cui ultimo governo ha contribuito a svelare centinaia di foibe in territorio sloveno in cui il regime di Tito trucidó migliaia di innocenti. Le foibe sono state una tragedia italiana ed europea, non sarà un manipolo di nostalgici filo-titini a condannarla di nuovo all'oblio".