Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha commentato il rilascio di dei tre ostaggi israeliani scrivendo sul social Truth di sua proprietà che "la situazione è diversa dalla dichiarazione di Hamas di questa settimana, secondo cui non rilascerà alcun ostaggio".

"Gli ostaggi sembrano essere in buone condizioni", "ora spetta a Israele decidere cosa fare sulla scadenza che ho fissato per il rilascio di tutti gli ostaggi oggi, entro le 12:00 (le 18:00 in Italia, ndr): gli Stati Uniti sosterranno qualsiasi decisione prendano".

 I tre ostaggi israeliani, Aleksandr Sasha Trufanov, cittadino russo-israeliano di 29 anni, Saguy Dekel-Hen, israelo-americano 36enne, ed il 46enne Yair Horen, sono stati rilasciati. Sono stati portati dai terroristi di Hamas, armati e a volto coperto, ai veicoli della Croce Rossa per essere consegnati all'Idf.

I terroristi di Hamas sono arrivati al punto di rilascio degli ostaggi a Khan Yunis indossando uniformi e giubbotti militari dell'Idf e portando con sé armi rubate all'esercito israeliano durante il massacro del 7 ottobre. Secondo fonti palestinesi, gli ostaggi sono stati portati al punto di rilascio a bordo di un veicolo rubato dai miliziani durante il massacro.

Hamas ha esposto una serie di messaggi sul palco allestito preparazione della liberazione degli ostaggi. Tra le scritte esposte compare la frase 'non c'è emigrazione se non verso Gerusalemme', con un riferimento diretto al piano Trump.

Un'illustrazione mostra il leader di Hamas Yahya Sinwar (ucciso dall'Idf a ottobre) seduto su un divano, da cui osserva la bandiera palestinese sventolare di fronte alla Spianata delle Moschee. Nella parte inferiore del palco compare la scritta 'Siamo passati come un raggio di sole', accompagnata da immagini delle incursioni del 7 ottobre nei kibbutz e nelle basi militari israeliane, tra cui Reem, Urim, Ma'oz, Mivtahim, la base di Beit Lavan, Ein Hashlosha, Kibbutz Nirim, Nir Yitzhak, Nir Oz e Magen. Sul lato destro del palco sono esposti i ritratti di alcuni alti funzionari di Hamas eliminati da Israele, tra cui Mohammed Deif.

I tre ostaggi israeliani hanno parlato al microfono sul palco allestito da Hamas. "Lascio dietro di me mio fratello Eitan qui a Gaza. Bisogna riportarli tutti a casa", ha detto uno di loro, Yair Horen. Il fratello è stato rapito insieme con lui nel kibbutz di Nir Oz il 7 ottobre e resta prigioniero nella Striscia.