(Foto Ansa)

Il presidente de facto del Venezuela, Nicolás Maduro, ha presentato all'Assemblea nazionale una prima bozza di riforma della Costituzione del 1999, che include 80 nuovi articoli, per adattarla ai "nuovi tempi" e imporre sanzioni più severe contro qualsiasi "minaccia" al governo chavista.

Nelle sue parole, il progetto mira a "espandere e perfezionare la democrazia" e ad includere il potere comunitario come nuova entità all'interno del sistema politico venezuelano, insieme ai poteri nazionale, regionale e municipale.

Maduro ha spiegato che l'obiettivo della riforma è quello di stabilire un modello economico e politico più in linea con le realtà del Paese, il che implicherebbe una trasformazione dell'attuale struttura dei governatorati e dei sindaci.

"È il momento giusto per una grande riforma storica", ha affermato, sottolineando che l'obiettivo è quello di adattare la Costituzione "alla transizione verso la nuova modernità".

La proposta prevede l'imposizione di pene "più draconiane" per qualsiasi tipo di "minaccia fascista", termine che Maduro usa abitualmente per riferirsi all'opposizione, in particolare alla sua leader, l'ex deputata liberale María Corina Machado.