ROMA – In attesa che il summit di Macron con i big europei produca una risposta comune alle trattative unilaterali che Trump conduce con Putin per una eventuale pace in Ucraina, la Gran Bretagna non vuole restare esclusa dai giochi. Keir Starmer ha dichiarato di essere pronto a inviare truppe britanniche in Ucraina se si raggiungerà un accordo. E’ la prima volta che il primo ministro britannico considera esplicitamente l’invio di peacekeeper inglesi al fronte.
Starmer ha affermato che la crisi è un “momento irripetibile in una generazione” e una questione “esistenziale” per l’Europa. E che il Regno Unito è “pronto a svolgere un ruolo di primo piano” nella difesa e nella sicurezza dell’Ucraina, incluso l’impegno di 3 miliardi di sterline all’anno fino al 2030. “Significa anche essere pronti e disposti a contribuire alle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, inviando le nostre truppe sul campo se necessario. Non lo dico alla leggera. Sento profondamente la responsabilità che deriva dal mettere potenzialmente in pericolo i militari britannici“. Ma qualsiasi ruolo volto a garantire la sicurezza dell’Ucraina contribuisce a garantire la sicurezza del nostro continente e la sicurezza di questo Paese. La fine di questa guerra, quando arriverà, non potrà trasformarsi semplicemente in una pausa temporanea prima che Putin attacchi di nuovo”.
ANCHE LA SVEZIA
Dopo il Regno Unito, anche la Svezia ha espresso disponibilità all’invio di soldati in Ucraina a garanzia di un possibile accordo di pace. L’annuncio è giunto a poche ore dall’apertura, oggi pomeriggio, di una conferenza a Parigi dedicata al conflitto armato che si è acuito con l’offensiva militare della Russia nel 2022.
“Dobbiamo prima negoziare una pace giusta e duratura che rispetti il diritto internazionale” ha detto all’emittente pubblica Sveriges Radio la ministra degli Esteri Maria Malmer. “Quando questa pace sarà instaurata, sarà necessario mantenerla e, a tal fine, il nostro governo non esclude nulla”.
All’incontro a Parigi, all’Eliseo, prenderanno parte i capi di governo o di Stato di Francia, Germania, Polonia, Spagna, Olanda e Danimarca. Prevista anche la partecipazione del presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e del segretario generale della Nato, Mark Rutte. Il formato voluto dal capo di Stato francese Emmanuel Macron è quello dell'”incontro informale”.
L’incontro coincide con una missione in Arabia Saudita di dirigenti americani, tra i quali il segretario di Stato Marco Rubio. Previsti domani i loro primi contatti con le controparti russe. Al centro della missione le prospettive di un accordo sull’Ucraina.