di MARCELLA PIRETTI

BOLOGNA – “Io non ci sto a vedere la mia reputazione e la mia dignità calpestate per pura strumentalizzazione politica”: ha deciso di dimettersi Silvia Colombo, la consigliera di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Treviglio, in provincia di Bergamo, che ieri è finita nella bufera per le parole pronunciate nel bocciare una mozione proposta dal Pd per permettere la partecipazione da remoto ai lavori del Consiglio per determinate situazioni (come gravidanze, figli piccoli, malattie). Su facebook ,ha annunciato la decisione di dimettersi sia da Fratelli d’Italia che dal Consiglio comunale, dove era capogruppo di Fratelli d’Italia. Ieri, in un intervento, aveva spiegato di essere contraria alla possibilitò di concedere il lavoro da remoto a consigliere incinta o in altre condizioni particolari, spiegando che se le priorità di vita cambiano è giusto assecondarle, ma che allora un ruolo come quello di consigliere andrebbe lasciato ad altri, dimettendosi. Insomma, meglio dimettersi che partecipare da remoto o non svolgere il ruolo di consigliere con la giusta cura. Il video delle sue parole, diffuso dalla dem Matilde Tura, ha fatto scalpore e suscitato molte reazioni indignate. In particolare per questo ragionamento legato a circostanze di vita come gravidanza o malattie: “La vera forma di rispetto per chi partecipa e nei confronti di chi ci ha votato è quella di dimettersi e lasciare posto a chi ha la possibilità di dedicarsi pienamente, senza trovare mezze misure, come quella di arrivare spesso in grande ritardo o nel collegamento da remoto”.

“IL MIO INTERVENTO È STATO MANIPOLATO, NON HO DETTO A NESSUNO DI DIMETTERSI”

 

Ecco cosa scrive oggi Silvia Colombo, che ha annunciato le sue dimissioni sui social un paio di ore fa, con un lungo post su Facebook: “Io non ci sto a vedere la mia reputazione e la mia dignità calpestate per pura strumentalizzazione politica. Io non ci sto a vedere il mio intervento manipolato, estrapolato dal contesto del suo reale significato. Si stava parlando di senso civico, di come, quando nella vita emergono nuove priorità, sia giusto interrogarsi sulle proprie capacità di svolgere al meglio il ruolo di rappresentanza comunale. Nel caso in cui una persona ritenesse di non poter più partecipare attivamente alla vita politica, per rispetto verso i cittadini, in certi casi, può essere più responsabile lasciare spazio a qualcun altro invece che proseguire e farlo in qualche modo. Leggere titoli aberranti come ‘Sei incinta? Dimettiti’ è semplicemente ignobile. Non solo non ho mai pronunciato né pensato una simile frase, ma va contro tutto ciò in cui credo“.

LE CRITICHE A FRATELLI D’ITALIA: “IL MIO CASO TRATTATO CON LEGGEREZZA”

“Io non ci sto a trasformare un tema fondamentale come i diritti delle donne in terreno di scontro politico. È una questione che deve andare oltre bandiere e ideologie. I diritti delle donne non sono concessioni, ma pilastri su cui si costruisce una società più giusta: difenderli significa garantire il futuro di tutti.
Io non ci sto a vedere chi si erge a paladina dei diritti delle donne per mero opportunismo e visibilità. Questi temi meritano impegno sincero e rispetto, non strumentalizzazioni per fini personali. I diritti non sono una bandiera da sventolare, ma una responsabilità da difendere con coerenza e serietà.
Io non ci sto in un partito che ha affrontato questa bufera mediatica con troppa leggerezza e senza approfondire il discorso. Per questo motivo ritengo opportuno dimettermi da capogruppo di Fratelli d’Italia”.

“LASCIO FDI E PURE IL CONSIGLIO. TORNO A FARE LA MAMMA”

“Io non ci sto a fare politica in questo modo. Per me fare politica significa mettersi al servizio della comunità con responsabilità e visione, trasformando idee in azioni per costruire un futuro migliore per tutti. Non può essere un bieco gioco di potere, fatto di attacchi personali, opportunismi e promesse vuote. Questo non lo condivido e non riesco a sopportarlo. Per questo motivo ho deciso di dimettermi anche dal consiglio comunale e tornare così a lavorare e a fare la mamma.
Oggi, la vera sconfitta è la nostra società, sempre più dominata dall’apparenza e dai titoli sensazionalistici, anziché da un confronto serio e costruttivo sui problemi reali. Questa bufera mediatica mi lascia delusa e amareggiata, e non intendo più prendervi parte“.