Gente d'Italia

Sei milioni di italiani rischiano di perdere il lavoro entro il 2035 a causa dell’intelligenza artificiale

di LORENZO BRIOTTI

Circa 15 milioni di lavoratori italiani, entro il 2035 saranno costretti a confrontarsi con l’intelligenza artificiale. Almeno 6 milioni di loro perderanno il posto, mentre i restanti 9 dovranno integrare l’utilizzo dell’IA nelle loro mansioni. Allo stesso tempo, l’IA rappresenterà anche un’opportunità, contribuendo a far crescere il pil italiano di 38 miliardi di euro in dieci anni.

I dati emergono da uno studio condotto dal Censis e da Confcooperative che spiega che nei prossimi dieci anni, il mercato del lavoro italiano cambierà profondamente a causa dell’IA. Lo studio evidenzia che l’esposizione all’automazione aumenta con il livello di istruzione, penalizzando in questo modo maggiormente le donne. Le professioni più esposte alla sostituzione sono quelle basate su attività altamente automatizzabili e includono:

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