di STEFANO CASINI
Anche quest’anno LA FESTA DELLA DONNA italo-uruguaiana é stata un successone. Le “donne italiane” per fortuna, nella nostra comunitá, sono tante e attivissime. Come di consueto, sono state prese per mano da Filomena Narducci, che ha voluto fare un omaggio venerdí alla CASA DEGLI ITALIANI.
Davanti a tante donne, all’Ambasciatore d’Italia Fabrizio Petri, dirigenti politici uruguaiani, ma anche tanti uomini, é stato presentato un filmato che ha raccontato un po’ la storia delle conquiste della donna in Italia, certamente giunti molto piú tardi che in Italia. La Festa si é conclusa con un invitante cocktail.
Filomena Narducci. Responsabile del Patronato INAS
“Abbiamo deciso, come Comitato Donne, di realizzare questo incontro nella Casa degli Italiani. Non per caso lo abbiamo intitolato “Donne e Diritti”, perché, la politica italiana oggi, a livello cittadinanza e a livello appunto diritti, colpisce ancora noi donne, anche con la riforma che si sta facendo nella Legge di Cittadinanza. Sono le donne colpite nella trasmissione della Cittadinanza ai figli e discendenti e dobbiamo avere piú protagonismo, anche perché vogliamo inserirci meglio in Uruguay. Si tratta di un grande collettivo di donne che, giunte dal nostro paese, hanno lavorato sodo, hanno lottato da sempre e questo va riconosciuto. Credo che é arrivato il momento che, in questa collettivitá, si incominci a riconoscere ció che hanno fatto le italiane e gli italiani in questo paese. Sembra, ultimamente, che non abbiamo piú una collettivitá. Oggi, questa bella risposta ci conferma che la collettivitá esiste e continueremo su questa strada.
D. – “Cosa aspetti dall’attuale COMITES per quanto riguarda l’unione della nostra comunitá?”
Filomena – “Ciascuno dovrá assumersi le proprie responsabilitá. Noi, come donne abbiamo deciso di lavorare in quest’area dei diritti, temi molto sensibili e delicati e su questo intendiamo andare avanti e raggruppare il massimo numero di donne anche uruguaiane e mettere di nuovo la collettivitá italiana in questa societá il posto che si merita. Se non é cosí é per il COMITES…. E purtroppo proprio grazie alle loro menzogne non abbiamo più il giornale che denunciava le loro inadempienze. “GENTE D’ITALIA é sempre stato uno strumento fondamentale che abbiamo perso e la nostra speranza é che si faccia una riflessione su questo. Ci manca GENTE D’ITALIA perché é stato sempre un nesso tra le nostre comunitá e la societá in cui viviamo, la nostra voce in Uruguay. Per noi, GENTE é fondamentale. Ci manca molto e speriamo che in Italia rivedano questa grande ingiustizia e questa posizione che hanno preso, una posizione sbagliatissima, perché é un giornale con molta diffusione, che lo leggono tutti, in tutto il paese e che compie ESATTAMENTE con tutti i requisiti ministeriali”
Alejandra Collette Spinetti Núñez, conosciuta artisticamente anche come Collette Richard é stata presente alla FESTA DELLA DONNA. É stata una ballerina, insegnante di letteratura e attivista uruguaiana. Oggi é la Segretaria dei Diritti Umani del Frente Amplio ed é stata per molto tempo la Presidente della UTRU (Unión Trans de Uruguay)
D. – Che significa questa festa della Donna alla Casa degli italiani?
Collette Spinetti – “Per noi significa tantissimo. Prima di tutto dal punto di vista emozionale come discendente di italiani perché mio nonno é venuto dall’Italia, ma soprattutto per quanto riguarda i diritti delle donne. Per la Segretaria dei Diritti Umani della Presidenza della Repubblica, é una prioritá il lavoro verso l’eguaglianza, come il nostro Presidente lo viene dicendo dalla campagna elettorale. Vogliamo vivere in un mondo dove tutti siano felici, uomini, donne e tutti i generi. Siamo tutti essere umani e meritiamo tutti pieni diritti, in tutti i sensi. E lo dico in questo paese che é stato uno dei primi nel mondo a costruire i diritti umani, come il voto alle donne, il divorzio o l’orario di 8 ore. Incredibilmente, la prima donna che ha votato in Uruguay, é stata una donna afro-discendente emigrante. Abbiamo la fortuna di vivere in un paese con una Democrazia piena, rispettata e che ci piazza ai primi posti del mondo in questo senso. La prima Vicepresidente donna é stata l’ex vice Argimón e ora abbiamo un’altra Vicepresidente donna come Carolina Cosse: sono traguardi molto importanti. Partecipando alla transizione di governo, devo riconoscere che é sempre esistito molto rispetto e collaborazione.”
Sono stati presenti anche personalitá come Monica Xavier, ex Presidente del Frente Amplio e attuale Senatrice.
D. – Perché la sua presenza alla Festa della Donna nella Casa degli Italiani?
Monica Xavier: “Prima di tutto sono anch’io italiana perché mia madre é italiana. Mi sento di casa qui, anche perché, con le grandi donne italiane come Filomena Narducci, stiamo cercando di ampliare la collaborazione mutua. La donna, anche in Uruguay, non ha ancora gli stessi diritti, anche se siamo uno dei paesi, a livello mondiale, piú democratici e con piú Diritti Umani. Sono qui per collaborare con le donne della comunitá italiana e fare squadra.”
Alla manifestazione non poteva mancareun’altra responsabile di un Patronato italiano come Elena Bravin
D.- Che importanza ha questo appuntamento delle donne alla Casa degli Italiani?
Elena Bravin – “Credo che un’importanza enorme perché, oltre alle nostre massime autoritá, come l’Ambasciatore Petri e la Capo Cancelleria Crugnola, abbiamo incontrato anche parlamentari e responsabili dei Diritti Umani dell’Uruguay. Ancora le donne non hanno gli stessi diritti degli uomini, eccetto qualche paese, ma noi continueremo lottando per i nostri diritti, i diritti per avere una cittadinanza, dato che la Donna é ancora considerata di seconda categoria. Comunque, questo incontro alla Casa degli Italiani con autoritá italiane e uruguaiane, ci riempie di orgoglio