Gente d'Italia

On. Fabio Porta: “80 anni di democrazia e di pace: le sfide dell’Italia in un mondo lacerato”

"Mentre il mondo vive forse la sua fase storica più difficile dopo la seconda guerra mondiale, il nostro Paese celebra gli ottanta anni di libertà e democrazia. Nel 1945 festeggiavamo la liberazione dagli orrori del nazi-fascismo e dall’unione delle culture democratiche che avevano dato vita alla lotta partigiana (la “Resistenza”) scaturì la Costituzione e iniziò quel lungo cammino di pace e democrazia che ancora oggi ci appare come dimensione naturale e permanente.

Dalle macerie della guerra germogliò anche l’idea e poi il progetto di Unione Europea e si rafforzarono i luoghi della cooperazione multilaterale tra gli Stati, a partire dall’ONU, l’organizzazione delle nazioni unite.

Oggi questo mondo sembra messo seriamente in discussione da coloro che vorrebbero farci tornare indietro di quasi un secolo, ripristinando uno scenario internazionale dominato dalla logica della forza e della prevaricazione. L’Italia, con i suoi sessanta milioni di figli di italiani nel mondo (sei dei quali con cittadinanza) ha nel suo DNA l’internazionalismo e la solidarietà tra i popoli e dovrebbe essere vaccinata anche per questo contro le tentazioni sovraniste e autoritarie.

Per questi motivi dobbiamo difendere il multilateralismo e sostenere con convinzione gli accordi internazionali; primo tra tutti quello tra l’Unione Europea e il Mercosud. E’ una risposta a chi vorrebbe un mondo diviso in due o tre aree di influenza ma anche a chi crede più alla costruzione di muri e barriere tra i popoli che non al rafforzamento di strade e ponti tra regioni lontane ma unite da una comune vocazione.

Nel Mercosud vivono milioni di persone che hanno un fortissimo legame con l’Italia e l’Europa e la costruzione di un mercato comune di oltre 700 milioni di persone sarebbe un’opportunità di cooperazione e sviluppo che andrebbe molto al di là del semplice accordo commerciale.

Ne sono convinto e in questo senso sto lavorando intensamente all’interno della commissione esteri della Camera dei Deputati così come in tutti i consessi internazionali nei quali sono periodicamente impegnato. Un impegno che porto avanti in maniera coerente con il mio ruolo di rappresentante in Parlamento della comunità degli italiani del Sudamerica e del mondo.

Lo stesso impegno che da qualche settimana ha portato alla mia nomina a Segretario della commissione di inchiesta parlamentare sugli effetti economici e sociali della recessione demografica. Effetti già in atto e rispetto ai quali occorre rispondere con politiche in grado di invertire questa tendenza che se dovese continuare porterebbe alla paralisi del nostro sistema di Stato sociale e ad una grave crisi economica.

Le soluzioni non sono semplici ed è ovviamente possibile agire su più piani, primo tra tutti quello del sostegno alle famiglie e alla natalità; soluzione, quest’ultima, che soltanto a distanza di qualche decennio potrebbe produrre un risultato positivo, ragione per la quale è necessario individuare altre strade possibili per aggredire il fenomeno.

Una di queste è senza dubbio il ricorso intelligente e strutturato al potenziale costituito dalle giovani generazioni di italiani nati all’estero; a loro, insieme ai tanti italiani espatriati ai quali è doveroso offrire condizioni e incentivi per rientrare in Italia, vanno indirizzati programmi mirati e innovativi, come quello indicato da un mio specifico progetto di legge che mira a facilitare l’arrivo di studenti e lavoratori dall’estero con priorità per i giovani italo-discendenti.

Su questo e su tanti altri progetti e iniziative sto continuando a insistere e lottare, come è possibile capire dalla lettura di questa newsletter che vuole offrire una sintesi dei principali impegni di questi ultimi mesi.

E visto che siamo in clima pasquale e che la Pasqua di quest’anno coincide con il Giubileo straordinario della speranza, permettetemi di rivolgere a ciascuno di voi e alle vostre famiglie i miei più sinceri e affettuosi auguri di prosperità e pace, con l’auspicio che questi doni possano essere vissuti e condivisi in ogni angolo del nostro pianeta".

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