Appuntamento con la storia, per Empoli e Bologna: al Castellani, nella semifinale di andata, c'è in palio una fetta della finale di Coppa Italia.
I rossoblù tornano in semifinale a distanza di 26 anni dalla stagione 98-99, quando si fermarono a un passo dall'atto finale al cospetto della Fiorentina.
In palio c'è una finalissima (con Inter o Milan) per il trofeo che manca addirittura dalla stagione 1973-74, quando i rossoblù alzarono poi la Coppa battendo il Palermo in finale ai calci di rigore e che assicurerebbe un posto in Europa League.
Italiano, invece, la finale l'ha disputata e persa contro l'Inter nel 2023 e vuole la rivincita. All'appuntamento il Bologna arriva dopo la vittoria sul Venezia, quinta consecutiva in campionato, che ha garantito di difendere il quarto posto conquistato prima della sosta: insomma, la squadra di Italiano è in salute, al netto dell'assenza di Santiago Castro, reduce da una contusione rimediata in nazionale, ma che sarà al seguito della squadra per tifare per i compagni, fatto che la dice lunga sull'entusiasmo che si respira nell'ambiente rossoblù. Fiducia che, garantisce Italiano, non si trasformerà in eccesso al cospetto di un'Empoli terzultimo in campionato.
"Non commetteremo l'errore di sottovalutare l'Empoli visto il momento, questo è sicuro: quando si arriva a una semifinale non si può non pensare che sarà difficile. Tanto il sottoscritto quanto la squadra abbiamo sempre faticato per arrivare dove siamo, dovremo fare una partita al massimo delle nostre possibilità. Daremo tutto per la nostra gente: per quella che sarà allo stadio e per chi non potrà, senza dimenticare quelle persone che ieri mattina sono venute al centro sportivo dandoci il senso dell'importanza del momento che viviamo. Abbiamo una classifica bellissima e siamo in semifinale di Coppa Italia: vogliamo continuare così".
Anche senza Castro, ma con i rientri di Lykogiannis e De Silvestri. Italiano potrebbe optare per il turn over, schierando Ndoye e Dominguez a sostegno di Dallinga o Odgaard, con Fabbian sulla trequarti. In mediana, spazio a Freuler e potrebbe tornare Pobega, mentre a protezione di Skorupski tornerà Lucumi al centro, con Beukema e Holm che si giocano una maglia tra corsia destra e sinistra.
Un Empoli da Coppa Italia, D'Aversa 'non pensiamo al campionato'
Per la prima volta nella sua storia l'Empoli gioca una semifinale di Coppa Italia. Dopo aver eliminato Torino, Fiorentina e Juventus nei turni precedenti, con gare uniche in trasferta, i toscani giocano la partita di andata tornando di fronte al proprio pubblico. Un evento storico che la città, nelle sue dimensioni, sta vivendo con una certa trepidazione sebbene la squadra sia terz'ultima in classifica di serie A, con la salvezza a rischio e la sfida contro il Bologna arrivi a pochi giorni dallo scontro diretto contro il Cagliari, domenica, ancora a Empoli.
Roberto D'Aversa, allenatore che in questa Coppa Italia ha sempre fatto giocare i giovani e chi aveva bisogni di minutaggio. è anche lui alla prima semifinale in questa competizione. "Come già detto altre volte, non è che se passi un turno poi devi ragionare in modo diverso. Se siamo qua è anche per le prestazioni di Seghetti, di Tosto, di Konate. Insomma dei ragazzi che ho sempre messo in campo in questa Coppa. Questo ci riempie di orgoglio, superare Torino, Fiorentina e Juventus con i giovani cresciuti qui è motivo d'orgoglio. Non vedo perché cambiare gestione quindi, anche se ovviamente devo ragionare su tutto, anche sui giocatori rientranti che devono rimettersi a posto anche per inseguire l'obiettivo primario che è il campionato".
"Non voglio sentir parlare di campionato - aggiunge -. Ora c'è solo la Coppa Italia. Tutta Italia ci dà già per spacciati, ma era così anche nei turni precedenti. Nel calcio può succedere di tutto. Giochiamo sereni e senza pressione".
Sarà un'occasione ulteriore per vedere in campo chi gioca meno e per dare entusiasmo in vista degli scontri diretti in campionato. "Spesso la partita è servita singolarmente a qualcuno, penso a Firenze per Esposito che rientrava da un infortunio. C'è uno staff che ragiona su minutaggio, sulle condizioni di chi è uscito malconcio. La squadra fisicamente e mentalmente sta bene, altrimenti non si uscirebbe da uno stadio come quello di Como, contro una squadra che ha speso 100 milioni sul mercato, recriminando sul risultato". Proprio da Como l'Empoli arriva con due squalificati in campionato che potrebbero giocare, Gyasi e Fazzini. "Quando faccio un ragionamento sul dosaggio delle energie ragiono a 360 gradi - dice ancora il tecnico -. Considererò anche questo aspetto.
Anche perché veniamo da una pausa, c'è stata la possibilità di recuperare energie per quelli che non sono andati in Nazionale".
Per questa gara è prevista la presenza di oltre 10.000 persone al 'Carlo Castellani - Computer Gross Arena', di cui 4.000 da Bologna. Preparata una sciarpa celebrativa speciale e una coreografia nella Maratona dei tifosi toscani che sarà da ricordare.
Inter, Inzaghi "c'è grande voglia di fare un'ottima gara"
"Sappiamo che tipo di importanza ha la gara.
È la semifinale di Coppa Italia, è un derby, c'è grandissima voglia di fare un'ottima gara.
Troveremo un avversario di qualità, che quest'anno ha creato difficoltà non solo a noi ma a tantissime altre squadre". Lo ha detto il tecnico dell'Inter, Simone Inzaghi, in conferenza stampa alla vigilia della semifinale d'andata di Coppa Italia contro il Milan.
"Formazione? Non vi posso aiutare. Ho scelto il portiere ma non l'ho ancora comunicato ai giocatori. Esce Asllani per squalifica, rientra Bastoni e poi ci sarà da valutare De Vrij.
Taremi non ci sarà, siamo gli stessi di domenica più o meno, con Bastoni in più e Asllani in meno".
Milan, Conceiçao: "La Coppa Italia è la strada più veloce per l'Europa"
"Dobbiamo entrare forti in partita e vincere.
Poi sappiamo che è la strada più corta per arrivare in Europa. Ma in campionato mancano ancora delle partite da fare e da vincere": lo dice il tecnico del Milan Sergio Conceiçao alla vigilia del derby valido per la semifinale d'andata di Coppa Italia.
Tra Milan e Inter ci sono venti punti di distacco ma negli ultimi tre confronti i rossoneri si sono imposti due volte e pareggiato la terza. "Sono tutte partite diverse. Il campionato è andato come voi sapete. L'Inter sta facendo bene, anche il Milan ha vinto il campionato pochi anni fa. Penso che queste grandi sfide sono sempre diverse. E' vero che il Milan non è abituato a questa classifica. La cosa più importante è focalizzarsi sulla partita di domani", spiega Conceiçao.
L'ultima spiaggia. L'ultima occasione per evitare di buttare via l'intera stagione dopo che l'obiettivo quarto posto è definitivamente tramontato all'ennesimo ko in campionato. La sconfitta di Napoli ha probabilmente condannato il Milan ad una stagione senza l'Europa che conta. I nove punti di distacco e le otto squadre davanti sono un abisso difficile da colmare. Se il campionato finisse oggi, il Milan sarebbe fuori da tutto.
Così il doppio derby di Coppa Italia è l'ultima chance per ritrovare stimoli e quell'atteggiamento propositivo che nell'arco dei novanta minuti quest'anno il Milan ha mostrato solo a sprazzi. Il derby, la sfida più sentita della stagione. Una delle poche partite che ha lasciato ricordi dolci nei tifosi rossoneri. E' quasi un anno che i rossoneri non perdono. Hanno vinto all'andata in campionato, poi alzando un trofeo nella finale di Supercoppa e infine pareggiando al ritorno in campionato con gol in extremis dei nerazzurri. La stracittadina di mercoledì sera, però, ha un peso specifico forse equiparabile solo alla finale di Riad. Certo in palio non c'è ancora una coppa ma la stagione ha riservato così tante delusioni che passare il turno diventa vitale. Sono trascorsi quasi dieci anni da quando il Milan non è riuscito a qualificarsi per una competizione europea. E da qui alla fine mancano ancora i confronti - tra le altre - con Fiorentina, Atalanta, Bologna, Roma. Centrare almeno l'Europa League non sarà comunque facile.
In questo può aiutare la Coppa Italia che garantisce un posto in Europa. Ma prima c'è da aggiudicarsi il doppio confronto con l'Inter. Probabilmente mercoledì vedremo in campo dal primo minuto Rafael Leao. Il portoghese è inspiegabilmente partito dalla panchina a Napoli. Gli è stato favorito Joao Felix ma il primo tempo insufficiente ha certificato il fallimento della decisione di Conceiçao. Con Leao in campo la squadra ha creato molte più occasioni. Un'altra esclusione nel derby è impossibile da ipotizzare. Serve il miglior Milan per salvare il salvabile.
Intanto il club cerca di definire il proprio futuro. L'ad Furlani lavora per trovare il nuovo direttore sportivo, con Paratici che resta il favorito ma non è tramontata la possibilità che la scelta viri su altri profili tra cui Tare. Ci sarà da scegliere anche il nuovo allenatore, perché il destino di Conceiçao è ormai segnato. Il miracolo non è arrivato, anzi a Napoli sono state ribadite le mancanze di tutta la stagione: approccio choc, scelte tattiche discutibili, campioni poco efficaci. E ora non resta che la Coppa Italia.