di CLAUDIA MONTANARI
Con la primavera in arrivo e la voglia di rimettersi in forma che torna a farsi sentire, uno dei luoghi comuni più radicati riguarda il sudore: “Se sudo tanto, dimagrisco di più”. Un’affermazione che può sembrare logica, ma che in realtà rischia di fuorviare chi cerca risultati duraturi.
Sudare non significa bruciare grassi, ma semplicemente raffreddare il corpo. Il sudore è una risposta fisiologica al calore e allo sforzo fisico, ma non ha nulla a che vedere con la quantità di calorie bruciate. Si può sudare molto anche stando fermi in una stanza calda, senza alcun dispendio energetico significativo.
Uno studio pubblicato sul Journal of Strength and Conditioning Research ha evidenziato come il peso perso subito dopo un allenamento intenso o una seduta in sauna sia quasi esclusivamente dovuto alla perdita di liquidi. Una perdita temporanea, che viene recuperata non appena si reintegrano i fluidi.
Anche l’American Council on Exercise, in collaborazione con la University of Wisconsin-La Crosse, ha confermato che il sudore non è un indicatore affidabile della quantità di calorie bruciate. Alcune persone sudano più di altre per motivi genetici, ormonali o ambientali, e ciò non implica un dimagrimento maggiore.
Il vero dimagrimento è il risultato di una combinazione di attività fisica costante, alimentazione bilanciata e riposo adeguato. Puntare solo sull’effetto “sudore” può portare a false aspettative e, in alcuni casi, persino a comportamenti poco salutari come l’uso eccessivo di indumenti termici o l’allenamento in ambienti troppo caldi.
In sintesi: sudare non è sinonimo di dimagrire. È un segnale che il corpo si sta regolando, non che stia bruciando più grassi. Il consiglio è quello di concentrarsi su uno stile di vita equilibrato e sostenibile, piuttosto che su quantità di sudore prodotte. Per perdere peso in modo sano, serve costanza, non solo magliette bagnate.