ROMA - Tre giornate di confronto e di formazione a Roma con uno sguardo rivolto alle sfide del presente e del futuro per le emittenti italofone. La Comunità Radiotelevisiva Italofona (CRI), associazione che riunisce organismi radiotelevisivi di 13 Paesi ed enti impegnati a vario titolo nella valorizzazione della lingua e della cultura italiana, ha celebrato i 40 anni dalla fondazione – avvenuta a Firenze il 3 aprile 1985 – rinsaldando quello spirito di cooperazione culturale alla base delle iniziative di formazione e di produzione audiovisiva che sono i capisaldi della CRI.
Il quarantennale è stato aperto dal IX seminario di lavoro, realizzato in collaborazione con la Rai e rivolto agli operatori della CRI, dedicato alla comunicazione sui social media. La Comunità si è confrontata sui linguaggi, sulla grammatica delle piattaforme digitali e sulle strategie di comunicazione più efficaci sui social media. Dopo i saluti del Presidente della CRI, Mario Timbal e della Direttrice Relazioni internazionali e Affari europei della Rai, Simona Martorelli, il team Social Media e Traffic Building della Direzione RaiPlay e Digital della Rai, guidato da Sebastian Marcolin, ha illustrato strategie e esempi di successo del servizio pubblico italiano - tra cui, il Festival di Sanremo 2025, le Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024, il programma “Affari Tuoi” e la serie “Mare Fuori” - presentati da Antonio Sofi, Giovanni Pignatelli, Filippo Miccolis, Micaela Mauro e Anna D’Agostino. Le buone pratiche nella gestione dei social media per la radio, con l’esperienza di Rai Radio 2, sono state raccontate da Annalisa Vacca (Responsabile Visual Radio, Crossmedialità e Promozione di Rai Radio 2) e Antonio Micali (Digital Strategist di Rai Radio 2).
Il 3 aprile si è tenuta l'Assemblea Generale della CRI, occasione nella quale il Presidente Mario Timbal e la Segretaria Generale Maria du Bessé hanno tracciato un bilancio delle attività e degli avvenimenti dell’ultimo anno, tra cui l’VIII seminario di formazione promosso dalla CRI sull'intelligenza artificiale, il contributo della Comunità nel libro curato da Rai Ufficio Studi “L’italiano. Lingua internazionale della cultura” e i due prestigiosi riconoscimenti internazionali assegnati alla CRI per la coproduzione “Radio Miniature. Storie di altre frequenze in lingua italiana” da parte dell’Union Radiophonique et Télévisuelle Internationale (URTI), la più antica organizzazione internazionale dell'audiovisivo creata nel 1949 sotto l'egida dell'UNESCO.
Presso il Circolo Rai, la CRI ha celebrato i primi 40 anni di attività con una puntata speciale del programma di Rai Radio 3 “La lingua batte” condotta da Paolo Di Paolo.
La Segretaria Generale, Maria du Bessé, ha aperto la trasmissione – disponibile integralmente su RaiPlay Sound - con la lettura del messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha indirizzato al Presidente della CRI, Mario Timbal, per questa ricorrenza. Il Capo dello Stato ha sottolineato come “il lavoro degli operatori e dei giornalisti della Comunità Radiotelevisiva Italofona è prezioso in questa stagione in cui la lingua spinta all’omologazione e all’impoverimento operato attraverso i processi di semplificazione dei media digitali, tende a ridurre la ricchezza del lessico. Le comunità italofone presenti nei diversi Paesi rappresentano vivai fecondi di moltiplicazione degli stimoli culturali della civiltà italica”.
La tre giorni di lavori si è conclusa con un altro momento di formazione: il X seminario della CRI, dedicato all’uso creativo degli archivi. Brecht Declercq, responsabile archivi della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, già presidente dell’Associazione Mondiale degli Archivi Media (FIAT-IFTA), ha approfondito gli aspetti della conservazione e promozione degli archivi radiotelevisivi, dando alcuni consigli e suggerendo dei metodi di lavoro agli operatori delle emittenti della CRI per valorizzare al meglio i materiali d’archivio. Il seminario ha fornito, inoltre, un’ampia panoramica sull’offerta degli archivi audiovisivi della Rai con gli interventi di diversi professionisti del servizio pubblico. Hanno portato la loro testimonianza Marianna Gallerano (Rai Teche), Raffaella Palladio e Fabio Mancini (Rai Documentari), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techeté), Vanessa Roghi (Rai Radio Digitali Specializzati e Podcast), Bruno Mastroianni e Antonio Sofi (RaiPlay e Digital - Social Media e Traffic Building).
“L’anniversario dei 40 anni della Comunità Radiotelevisiva Italofona è stato un momento celebrativo, ma anche un’importante occasione di riflessione e di scambio in un gruppo che è capace di valorizzare la diversità dei suoi membri alla pari, con un confronto costante e aperto”, commenta la Segreteria Generale, Maria du Bessé, che aggiunge: “La diversità e il contributo che ciascun membro della CRI può dare, con le proprie peculiarità, rappresenta il vero valore aggiunto della nostra Comunità”.
“Il Presidente della Repubblica Mattarella ha espresso con le sue parole un importante apprezzamento per l’operato della Comunità Radiotelevisiva Italofona nella valorizzazione e nella promozione della lingua italiana nel mondo”, dichiara il Presidente, Mario Timbal, che sottolinea: “il compito della CRI diventa sempre più cruciale nell’odierno contesto internazionale, caratterizzato da importanti sfide e opportunità per la lingua italiana e per la comunicazione come quelle legate all’impiego dell’intelligenza artificiale, un tema che sarà al centro della nuova coproduzione in uscita nei prossimi giorni”.
Fondata il 3 aprile 1985 a Firenze, l’allora “Comunità italofona degli enti radiotelevisivi” fu istituita grazie ad un accordo tra Rai, Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana (RSI) e Radiotelevisione di Capodistria. Divenuta nel 2006 “Comunità Radiotelevisiva Italofona”, alla rinnovata associazione si sono uniti come membri fondatori Radio Vaticana e San Marino RTV. Oggi ne fanno parte, in qualità di membri ordinari, HRT Croazia, PBS Malta, RAE Radiodifusión Argentina al Exterior, Radio Atene, Cosmo Italiano, Radio ICN New York, Radio Romania, RTCG Montenegro, RTSH Albania e TV2000. L’associazione riunisce non solo organismi radiotelevisivi italofoni, ma anche istituzioni del mondo della cultura e della comunicazione attivi nell’area culturale italofona e italofila.
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