ROMA - Contrastare il dumping sociale e le pratiche sleali che possono compromettere la concorrenza tra le imprese; e garantire che i diritti dei lavoratori siano rispettati, in un contesto di mobilità sempre più complesso e interconnesso. Questo il duplice scopo dell’attività ispettiva tra Italia e Belgio avviata dall’INPS contro i fenomeni fraudolenti nella mobilità dei lavoratori subordinati all'interno dell'Unione Europea.
A portare avanti l’operazione è stata la Direzione Centrale Entrate insieme alla Direzione Centrale Internal audit, Risk Management, Compliance e Antifrode dell'INPS, in stretta collaborazione con l'European Labour Authority (ELA) e con la partecipazione attiva degli ispettori delle autorità belghe, tra cui il Rijksdienst voor Sociale Zekerheid e l'Ispettorato del Lavoro per i Lavoratori Distaccati (Arbeidsinspectie).
L’intervento ha coinvolto un gruppo di aziende che operano tra Italia e Belgio e un numero significativo di lavoratori, con l'obiettivo di garantire il rispetto delle normative previdenziali e lavoristiche.
L’operazione rappresenta un esempio di cooperazione interistituzionale e internazionale, fondamentale per la tutela dei diritti dei lavoratori dell’Ue, indipendentemente dalla loro provenienza, e per la salvaguardia dei crediti degli enti previdenziali europei.
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