Volodymyr Zelensky (foto: Depositphotos)

"Se non siamo fermi, lui avanzerà ulteriormente.

Non si tratta solo di speculazioni oziose, la minaccia è reale. L'obiettivo finale di Putin è far rivivere l'impero russo e riconquistare i territori attualmente sotto la protezione della Nato. Considerando tutto ciò, credo che la situazione potrebbe degenerare in una guerra mondiale". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista a Cbs. "Non ci sarà un posto sicuro, non ci sarà un posto sicuro per nessuno", ha aggiunto.

Nella stessa intervista, Zelensky ha invitato il suo omologo americano Donald Trump a visitare l'Ucraina per constatare la devastazione e "vedere la gente, i civili i guerrieri, donne, bambini e ospedali distrutti o morti" . "Venite, vedete, e poi andiamo avanti con un piano per porre fine alla guerra", ha aggiunto, ribadendo che "il vicepresidente Vance sta in qualche modo giustificando le azioni di Putin. Ho cercato di spiegargli che 'qui non si può cercare una via di mezzo, c'è un aggressore e c'è una vittima. I russi sono l'aggressore, noi siamo la vittima'. Tutti lo capiscono".

Trump ha detto che l'attacco russo alla città ucraina di Sumy, in cui sono morte almeno 34 persone, è stato "una cosa orribile". "Penso che sia stato terribile. E mi è stato detto che hanno commesso un errore. Ma penso che sia una cosa orribile. Penso che l'intera guerra sia una cosa orribile", ha dichiarato il leader statunitense a bordo dell'Air Force One, durante il suo viaggio di ritorno a Washington.

Da parte sua, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che in Ucraina la Russia colpisce "solo obiettivi militari", il giorno dopo il bombardamento su Sumy. "Posso solo ripetere e ricordarvi le ripetute dichiarazioni sia del nostro presidente che dei nostri rappresentanti militari, secondo cui i nostri attacchi militari sono esclusivamente contro obiettivi militari e quasi militari".

Inoltre, Peskov ha detto che il colloquio di venerdì a San Pietroburgo tra il presidente russo Vladimir Putin e l'inviato Usa Steve Witkoff è stato "utile", ma non si è discusso di un possibile incontro di Putin con Trump.

Il ministero della Difesa russo ha affermato che nell'attacco missilistico di ieri a Sumy è stata presa di mira un una riunione di ufficiali ucraini, e che "60 militari" sono stati uccisi. Il ministero accusa Kiev di continuare ad "usare la popolazione ucraina come scudo umano, organizzando eventi con la partecipazione di personale militare nel centro di una città densamente popolata". Lo riferisce Ria Novosti

D'altra parte, il portavoce del Servizio di Emergenza Statale Oleg Strelka ha chiarito di essersi confuso sul numero dei bambini morti a Sumy che restano 2 e non 7. "C'erano molti media lì, ho rilasciato diverse interviste. In una ho commesso un errore e ho detto 7, poi mi sono scusato e ho chiesto di correggere. Attualmente, abbiamo due bambini morti". Il bilancio precedente fornito dallo stesso Strelka era di 7 bambini morti su un totale di 34 vittime e  119  feriti, tra cui 15 bambini.

Secondo l'Ufficio del Procuratore Generale ucraino, le forze russe hanno ucciso in totale 618 bambini dall'inizio dell'invasione il 24 febbraio 2022, mentre 1.884 sono rimasti feriti. "Oltre 2.500 bambini hanno sofferto in Ucraina a causa dell'aggressione armata su vasta scala della Russia. Fino alla mattina del 14 aprile 2025, secondo le informazioni ufficiali dei procuratori minorili, 618 bambini sono stati uccisi e più di 1.884 hanno subito ferite di diversa gravità", si legge in un comunicato

Fino a 100.000 soldati ucraini e 13.000 civili sono stati uccisi dalle forze russe dall'inizio della guerra: lo riporta la rete tv Cbs all'interno di un'intervista al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo Cbs, dall'inizio della guerra ci sono stati 1.700 attacchi contro le scuole, oltre 600 bambini uccisi, 780 ospedali e cliniche attaccati, 13.000 civili uccisi. E fino a 100.000 soldati ucraini uccisi.

Zelensky, Vance in qualche modo giustifica azioni di Putin

"Il vicepresidente Vance sta in qualche modo giustificando le azioni di Putin.

Ho cercato di spiegargli che 'qui non si può cercare una via di mezzo, c'è un aggressore e c'è una vittima.

I russi sono l'aggressore, noi siamo la vittima'. Tutti lo capiscono". Così in un'intervista a Cbs, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky torna sul durissimo scontro alla Casa Bianca con Donald Trump e il suo vice.
Tornando sulla definizione di 'dittatore' affibbiata da Trump al leader ucraino, Zelensky ha risposto: "Credo, purtroppo, che negli Stati Uniti prevalgano le narrazioni russe".

 

Guterres, 'scioccato' dall'attacco a Sumy

Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres si è detto "scioccato" dall'attacco della Russia a Sumy.

"L'attacco, avvenuto la domenica delle Palme e all'inizio della Settimana Santa, è la continuazione di atti simili contro le città ucraine delle ultime settimane, attacchi che hanno provocato vittime civili e distruzione", ha detto il portavoce di Guterres, Stephane Dujarric.

Tajani: 'Non è un errore, è un'aggressione'

"Non so di cosa si sia trattato" a Sumy, "ma i russi non hanno fatto 'un errore' quando hanno deciso di invadere l'Ucraina, violando qualsiasi regola del diritto internazionale: quando si fa una guerra e si scatenano attacchi di questo tipo ci possono stare pure gli errori ma sono inaccettabili, perché rientrano in una strategia complessiva, c'è sempre stato un attacco contro l'Ucraina. E anche se avessero voluto bombardare un'altra parte, sarebbe stata sempre parte di un'aggressione".

Così Antonio Tajani commentando Donald Trump che ha affermato di aver saputo che nella strage a Sumy c'è stato "un errore". L'Ucraina ha detto di essere disposta ad affrontare un dialogo, mi pare che la Russia non voglia affrontare questo dialogo se continua ad aggredire e a voler prolungare una guerra che ha provocato, perché la guerra è stata provocata dalla Russia. Quindi quello che è successo ieri è inaccettabile perché parte di una inaccettabile aggressione a un paese libero indipendente", ha sottolineato.

"Quando si aggredisce, si commettono anche volutamente o non volutamente degli errori, fatto sta che la popolazione civile ucraina sta pagando un prezzo altissimo perché la Russia non vuole rispondere positivamente a tutti gli appelli, compreso quello degli Stati Uniti", ha sottolineato.

Kallas agli Usa, 'serve massima pressione sulla Russia'

"Chi vuole che le uccisioni finiscano in Ucraina deve mettere massima pressione sulla Russia". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas in Lussemburgo, alludendo alle parole di Donald Trump.

"In un mese di tregua senza condizioni accettata dall'Ucraina ma non dalla Russia abbiamo visti i civili uccisi", ha aggiunto precisando che servono più aiuti militari per permettere a Kiev di difendersi. "La mia iniziativa sulle munizioni è completa per due terzi".

Parigi: ora l'Ue e gli Usa approvino sanzioni dure contro Mosca

"L'Ue approvi ora sanzioni pesanti per asfissiare l'economia russa e credo che gli Usa, che si sono impegnati tanto per la tregua, dovrebbero passare sanzioni simili, che sono pronte, per forzare Putin la tavolo della pace". Lo ha detto Jean-Noël Barrot, Ministro per l'Europa e gli Affari Esteri della Francia.