Vladimir Putin sarebbe aperto a un accordo di "pace permanente" con l'Ucraina, secondo quanto dichiara, in un'intervista a Fox News andata in onda stamattina, l'inviato speciale della Casa Bianca Steve Witkoff, fresco del colloquio con il leader del Cremlino, il terzo da gennaio, venerdì a San Pietroburgo, da lui stesso definito "utile" e "stimolante", per porre fine alla guerra che dura da oltre tre anni.
"La richiesta di Putin è di raggiungere una pace permanente.
Quindi, al di là del cessate il fuoco, abbiamo ottenuto una risposta", ha detto Witkoff, riconoscendo che "ci è voluto un po' di tempo per arrivare a questo punto", e aggiungendo che all'incontro pietroburghese hanno preso parte anche due consiglieri-chiave di Putin, Yuri Ushakov e Kirill Dmitriev.
"Penso che potremmo essere sul punto di qualcosa di molto, molto importante per il mondo intero", ha detto, senza specificare cosa Putin voglia ottenere come condizione per la pace con Kiev.
La chiave dell'accordo complessivo "riguarda i cosiddetti cinque territori, ma c'è molto di più: ci sono protocolli di sicurezza, non c'è la Nato, l'articolo 5 della Nato, insomma, ci sono solo un sacco di dettagli allegati". "È una situazione complicata - ha ammesso Witkoff - radicata in alcuni aspetti davvero problematici che stanno accadendo tra i due Paesi"
Witkoff ha aggiunto che anche gli accordi commerciali tra Russia e Stati Uniti fanno parte dei negoziati: "Credo che ci sia la possibilità di rimodellare le relazioni russo-americane attraverso alcune opportunità commerciali molto interessanti, che credo possano dare una vera stabilità anche alla regione", ha sottolineato.
Trump afferma di fare pressione su Mosca e Kiev, ma finora non è riuscito a ottenere alcuna concessione significativa dal Cremlino, nonostante i ripetuti negoziati tra funzionari russi e statunitensi. E nonostante gli sforzi diplomatici, ci sono stati pochi progressi significativi sull'obiettivo principale di Trump di raggiungere un cessate il fuoco.