di Lucio Fero
Si poteva vedere e già misurare ad occhio, adesso lo si può leggere nei numeri: a Roma da M5S miseria di voti a Gualtieri. Gualtieri eletto sindaco con i voti del Pd e delle liste alleate e con il contributo fondamentale dell'elettorato che aveva votato Calenda al primo turno e che al ballottaggio in grandissima parte ha votato Gualtieri. Questo, quello di Calenda, è l'elettorato che al secondo turno si è fuso con quello del Pd. A Roma l'elettorato M5S che aveva votato Raggi al primo turno è rimasto di ghiaccio rispetto al candidato Pd. A Roma elettorato M5S non ha votato Gualtieri se non in minima parte, a Roma nessuna fusione di elettorati Pd-M5.
Nei piccoli Comuni dove M5S c'era - Liste M5S o liste M5S appoggiate da liste civiche c'erano in pochi relativamente piccoli Comuni. Dove queste liste hanno avuto riscontro elettorale più o meno positivo non c'era mai alleanza con il Pd locale. Molteplici indizi, anche se su scala statisticamente ridotta, dicono che elettorato M5S lo trovi e si esprime se M5S non va in alleanza col Pd. Insomma c'è un elettorato M5S refrattario alla fusione. E questa refrattarietà può essere misurata sia dove M5S non appoggiava il candidato sindaco Pd (Torino-Roma-Milano), sia dove (Bologna e Napoli) l'appoggio era esplicito e formalizzato. In entrambe le configurazioni il più dell'ex elettorato M5S si eclissa, si disperde, si astiene. Fa tutt'altro che fondersi con l'elettorato Pd.
Letta, l'oasi che non c'è - Con buona evidenza i due elettorati non si fondono, all'approssimarsi dell'alleanza con il Pd l'elettorato M5S in preponderante parte si sottrae. Preferisce squagliarsi che fondersi. E, se e quando fusione è, a fondersi nel voto con il Pd resta uno su tre di quelli che furono il mare elettorale M5S. Ma Enrico Letta ha creduto di vedere la fusione già in atto e realizzata. Perché? Per l'effetto oasi: sotto i raggi del sole cocente e abbagliante il cervello umano elabora l'illusione ottica della visione di un'oasi con tanto di profilo di palmeti e baluginio di specchio d'acqua. L'oasi non c'è ma il cervello la "vede". Al cervello politico di Letta accade la stessa cosa: "vede" la "grande alleanza e il campo largo" abitati da milioni e milioni di elettori M5S che non ci sono, sono il riflesso, solo il riflesso, del voto del 2018, quando peraltro si votava M5S per votare, anche e talvolta soprattutto, contro il Pd.