Sergio Furnari, scultore italiano, aveva creato un gigantesco cuore come tributo agli operatori sanitari e alle vittime del Covid. L'opera era stata installata a New York, a Central Park. Poi all'improvviso, la scomparsa di 'Heroes Heart Monument', così l'aveva battezzata. Denuncia alla polizia e quindi l'amara scoperta: in un video che gli hanno mostrato si vedevano operai che rimuovevano la scultura alta oltre 3 metri e del peso di più di 1300 chilogrammi. Furnari poi ha ammesso che non aveva il permesso per poter mettere la statua nel parco, ma aveva considerato la sovvenzione di $4000 ricevuta dal governo della città una specie di sottinteso ok per la temporanea installazione. "Mi hanno letteralmente spezzato il cuore - ha dichiarato Furnari - è stato un abuso di potere". In una intervista prima della improvvisa, inaspettata rimozione lo scultore aveva spiegato che sperava che il cuore "aiuti a ricordare i propri cari e ad affrontare il dolore. Per un momento si possono così dimenticare i propri problemi". Ma adesso cosa farà?