Fatto il Giro, ora bisogna fare i girini. Partita la caccia ai grandi nomi. Sono giorni decisivi. I team stanno definendo i "Programmi agonistici". Al momento ci sono poche certezze. Anche la Rai non ha ancora siglato l'accordo, ecco perché è saltata la tradizionale cerimonia in diretta tv. E in agguato ci sono diverse altre emittenti.
Sibillino il presidente RCS Mediagroup, Urbano Cairo: "La Rai ha una sorta di prelazione morale e non soltanto. Ma vedo anche molto interesse da parte di altri operatori con la Rai. Non so ancora quando si chiuderà. Stiamo negoziando. L'anno scorso, è vero, siamo andati un po' "lunghi ", spero di fare un po' prima quest'anno. Per l'estero invece abbiamo già l'accordo con Img. Il Giro ha una grande visibilità nel mondo, pensate che arriva in 196 Paesi ". Si annunciano giorni febbrili. Giorni bollenti. Per gli organizzatori della Corsa Rosa, per i team manager delle squadre che devono al più presto ufficializzare i loro calendari, per gli atleti che devono pianificare la loro preparazione. E pure gli sponsor scalpitano, fanno pressione, reclamano date e nomi sicuri dovendo organizzare le loro agende, allertare i clienti, preparare il materiale propagandistico. Al momento un solo nome "pesante " è tentato seriamente di partecipare al Giro 2022.
Si tratta dell'olimpionico Richard Carapaz, 28 anni, vincitore del Giro 2019 (dopo il quarto posto nel Giro 2018). Deciderà nelle prossime ore. Pressoché certa la partecipazione di Vincenzo Nibali, di Miguel Angel Lopez e del 42enne Valverde .
È certo che non ci saranno i campioni sloveni (numeri 1 e 3 del mondo), cioè Tadej Pogacar e Primoz Roglic. Puntano entrambi al Tour de France. Mancherà anche Egan Bernal, l'ultimo vincitore del Giro d'Italia.
E non ci saranno Wout Van Aert, numero 2 del mondo e Remco Evenepoel, il belga re delle cronometro che per la precocità dei suoi risultati viene comparato al connazionale leggendario Eddy Merckx.
E Filippo Ganna? Vorrebbe fare sia il Giro che il Tour ma anche il record dell'ora ed almeno un paio di classiche (Sanremo e Roubaix). Non è un po' troppo?
Il tracciato del Giro d'Italia 2022 è bello: 21 tappe, 3.410 km, 51.000 metri di dislivello , appena 26,3 km a cronometro, 7 tappe per velocisti, 6 di media montagna, 6 di alta montagna e due cronometro. Tre i giorni di riposo.
Partenza da Budapest e arrivo, per la quinta volta, all'Arena di Verona. In mezzo sua Maestà il Mortirolo (la salita totem di Pantani e Contador) e la Marmolada – dopo San Pellegrino e Pordoi – con acuti al 18%. La novità forse più bella? L'arrivo a Napoli (14 maggio) dopo 9 anni.