di Mimmo Porpiglia
Sappiamo benissimo che in questo momento le cose importanti sono altre rispetto a quanto seguirà in questo mio intervento. Ma, cari Lettori, ho un rapporto speciale con Voi e proprio per questo non Vi nascondo nulla. Ebbene, torniamo dopo tanto tempo a parlare dell’architetto, costruttore e politico, Aldo Lamorte e di alcuni candidati della sua lista al Comites di Montevideo.
Come ricorderete, è stato uno che ha appoggiato - insieme con l'ex sottosegretario Ricardo Merlo - il progetto relativo all’edificazione della nuova cancelleria consolare di Montevideo, un qualcosa che a noi de ‘La Gente d’Italia’ non è andata particolarmente giù per via della tempistica (le priorità, in Uruguay, erano e restano legate alla stretta attualità e quindi alla pandemia) e per le strane modalità messe in campo per la sua realizzazione. Tanto per cominciare lui, architetto e costruttore per una ragione di opportunitá non avrebbe dovuto "spingere" per la costruzione (Il Paese é piccolo, soli 3 milioni di abitanti, si conoscono tutti e molto spesso le imprese di costruzione lavorano insieme o si scambiano favori...) . Ma tant'é le nostre critiche, anche dure, non sono piaciute all'ex rappresentante del Maie che avrebbe preferito raccogliere elogi e applausi. Lungi da lui le opinioni contrastanti, come se non vivesse in una democrazia, ma in una dittatura.
Andiamo avanti. Ebbene, il personaggio in questione, abituato a quanto pare a usare ogni mezzo pur di imporre la propria volontà, insieme con alcuni suoi compari di lista (Pascal Micucci, Patricia Bardini e Mario Darino), nelle ultime riunioni del Comites ha dichiarato a più riprese che questo giornale non esiste.... E lo ha ribadito anche formalizzando una falsa denuncia al Ministero degli Esteri - come rappresentante del Cgie in quota Maie di Ricardo Merlo.... venendo poi clamorosamente sbugiardato ( e da noi denunciato insieme ai suoi compari alla Procura della Repubblica di Roma...) anche dallo stesso Ricardo Merlo che oltre a confermare ( bontá sua...) l’esistenza del giornale - ha accettato le sue dimissioni da responsabile Maie in Uruguay "per i troppi incarichi politici" rivestiti….
Allora il Nostro si è ribellato ( anche perchè gli abbiamo "ricordato" che è ancora insolvente nei nostri confronti... Lamorte, infatti, ha "dimenticato" o per meglio dire "non ha voluto" pagare le pagine di pubblicità che ci aveva commissionato sette anni fa)....
Quindi, infastidito perché è stato sbugiardato dai fatti ha pensato di presentare una querela per diffamazione. Credendo forse di farmi paura.....
Convocato in Fiscalia dalla dottoressa Graciela Peraza Furlàn è perciò cominciato il mio iter giudiziario che vi racconto - sintetizzandolo - perché è certamente sui generis....
Dunque, il magistrato - non avendo riscontrato elementi di diffamazione negli articoli scritti su questo giornale nei confronti del Lamorte - con fare perentorio mi ha "proposto", anzi, sarebbe bene precisare: mi ha "consigliato", di non scrivere più nulla, di ignorare praticamente il denunciante.
"Così non vado avanti nella denuncia.." mi ha detto dopo un batti e ribatti informale sul diritto di cronaca e sugli articoli di legge sulla stampa in Uruguay e in Italia.
La Fiscale mi sta dunque proponendo un patto scellerato, una sorta di diktat: non scrivere più di lui e su di lui: in cambio non mi rinvia a giudizio....Perchè????
Sono basito. Mi rendo conto - non so perché, ma lascio la spiegazione alla vostra intelligenza - che l'obiettivo principale del Lamorte, e a questo punto anche della Fiscale, è imbavagliare me e soprattutto il giornale....
Ma se il magistrato avesse riscontrato un minimo appiglio diffamatorio mi avrebbe senza dubbio rinviato subito a giudizio. ( Avevo fatto esaminare gli articoli "incriminati" anche a legali e a qualche giudice uruguaiano che mi avevano tranquillizzato: non c'è diffamazione). E allora come mai, perché questo "diktat"??? E perché non ha archiviato la denuncia dopo il termine ultimo dei 90 giorni? lasciandola invece "pendente"????? Già perchè questa storia si è protratta per più di un anno dall'interrogatorio che Vi ho citato....
Allora mi chiedo - e lo chiedo anche a chi è preposto a controllare il corretto lavoro della giustizia uruguaiana - perché il magistrato, contrariamente a quanto prevede la legislazione di questo Paese, ha prolungato lo status pendente ( che mi assicurano è di 90 giorni ) a oltre un anno?
Perché ha tenuto pendente la decisione di archiviare quando avrebbe dovuto farlo vista l'inesistenza del dolo diffamatorio? Perché ha finito per fare un favore al denunciante?
Ah!!! Quanti cattivi pensieri... Ma forse ho capito: forse si vuole intimorire... No, non ci credo: un magistrato è al di sopra delle parti....Forse ha creduto così di risolvere la questione....
Comunque sia, se l'obiettivo è stato proprio cercare di mettermi paura, beh, credo che abbiano proprio sbagliato persona.... Non ci sono riusciti mafia, camorra, 'ndragheta, minacce di morte delle BiErre.... (allora sì, lo confesso, ho avuto paura) ma non per questo ho smesso di denunciare le loro malefatte...
Tre anni scortato da polizia e carabinieri, tre lunghi anni con due conflitti a fuoco, la mia auto fatta saltare in aria con l'esplosivo messo dalla camorra e sei pentiti che hanno confessato ai magistrati che dovevano eseguire la mia condanna a morte non mi hanno fermato. Figuriamoci se possono intimorirmi le velate minacce di rinviarmi a giudizio qui a Montevideo...
Però decisi di acconsentire al "consiglio-diktat" della Fiscale, e le risposi..."Vedremo...."
Ho atteso, atteso che il mio legale mi confermasse l' avvenuta archiviazione ..... Ma non per paura di conseguenze. Volevo che la Fiscalia lo scrivesse, che mettesse nero su bianco quella proposta, diciamo indecente.. mentre continuavo a non capire come mai il magistrato ignorasse che Lamorte è un personaggio pubblico e quindi soggetto ad essere "osservato" dai media nelle sue funzioni di Consigliere Comites... E come aspirante - a quel tempo - Consigliere Comites ci chiese di pubblicare a pagamento pagine e pagine del suo programma... E come Consigliere Comites e Cgie ha denunciato il falso.....
Noi non abbiamo diffamato Aldo Lamorte violando la sua privacy, ma abbiamo denunciato delle irregolarità relative al suo operato come rappresentante della comunità italiana in Uruguay.... Queste non sono diffamazioni, sono la pura veritá....
Pochi giorni fa - a distanza di oltre un anno dalla visita in Fiscalia del sottoscritto - è arrivata la comunicazione scritta da parte della Fiscale nella quale si conferma e si stabilisce - udite, udite...- che sarei salvo dall'esposto-denuncia e quindi non rinviato a giudizio perché ho fatto e continuo "a fare il bravo".... cioé perché fino ad oggi non ho più scritto di e su Lamorte...
Ecco l'originale....
Ma stiamo scherzando? Come si può smettere di scrivere di un personaggio che ancora oggi è il capolista di una sigla in corsa per le elezioni dei Comitati degli Italiani all’Estero (Comites) in programma il prossimo 3 dicembre? La stessa persona - lo ribadiamo - che insieme con alcuni suoi compari di lista (Pascal Micucci, Patricia Bardini e Mario Darino) nelle riunioni del Comites ha dichiarato che questo giornale non esiste.... e lo ha ribadito - denunciando il falso - al Ministero degli Esteri cercando di infangarci.....Sperando di farci chiudere....
Questo quotidiano da sempre lavora per i Lettori, come un vero e proprio segugio affinché la comunità italica (e non solo) possa farsi un’idea su quello che succede in Sud America e particolarmente in Uruguay . Siamo come cani da guardia, pronti a ‘fare le feste’ o azzannare (eufemisticamente parlando) coloro che, secondo il nostro diritto di cronaca, fanno il bene o il male per la cittadinanza. Come potremmo non riportare le future mirabilie di Lamorte? Come, per esempio, quella di acquistare pubblicità dalle colonne di questo giornale (regolarmente andata in stampa) e mai saldata? Pubblicità (mai saldata, ricordiamolo sempre) su un quotidiano… per lui inesistente.
Non pagando e infastidito perché glielo abbiamo ricordato, per ripicca, ha cercato di farci chiudere.....Allucinante.
Però… mai dire mai: quasi quasi decido di applicare alla lettera quanto "disposto" anzi "ordinato" dalla Fiscalia: in vista delle prossime elezioni, non parlerò più di lui come deontologicamente prevederebbe il pluralismo dei media che questo giornale e il sottoscritto hanno sempre applicato....
Peró se dovessimo essere costretti, per fatti di cronaca inerenti la collettività italiana, a dover scrivere anche di lui, non potendolo fare per obbedire al "consiglio-diktat" della Fiscale, lo chiameremmo "L'Innominabile"....
Parleremo sempre invece dei suoi compari (a proposito la parola compare viene spiegata perfettamente dal vocabolario Treccani: "Compare è chi aiuta più o meno copertamente qualcuno in una brutta azione, in un imbroglio" ) Pascal Micucci, Patricia Bardini e Mario Darino.... Volevano punirci per aver osato "infastidire" il loro capo e imbrogliarvi dichiarando che questo giornale non esiste....
Ma a differenza dell'Innominabile hanno avuto il buon senso ( o la paura?) di non presentarsi alle ultime convocazioni Comites, quando si è parlato della diffusione e del servizio d'informazioni sulla collettività che svolge ogni giorno Gente d' Italia.
Per evitare di essere nuovamente sbugiardati.....
Dimenticavo, buon voto a tutti.... E speriamo che non sia l'ultimo...