La Giunta per le elezioni e le immunità parlamentari del Senato tornerá quindi speriamo per l'ultima volta ad occuparsi del caso dei brogli elettorali che hanno portato alla decadenza del Senatore Cario (USEI-MAIE).
Ricordiamo che la decadenza è stata motivata principalmente dall’esistenza di brogli comprovati dalla Procura della Repubblica di Roma e confermati dall’esame delle sezioni elettorali di Buenos Aires effettuato da un apposito comitato istituito dalla stessa Giunta per le elezioni.
Secondo i senatori Cucca e D’Angelo, relatori del ricorso a suo tempo presentato dall’On. Fabio Porta, il seggio attualmente vacante spetta al Partito Democratico e quindi al più votato tra i suoi candidati; ciò in ragione di quanto previsto dalla legge elettorale a seguito dell’annullamento dei voti del senatore decaduto.
La Giunta quindi si dovrà esprimere stamattina su questo punto e dovrà farlo in maniera coerente con l’ordine del giorno approvato dall’aula del Senato in occasione della decadenza di Cario (nel quale si legge “che la percentuale di schede recanti voto di preferenza a favore del senatore Cario riconducibili alle medesime mani oscilla tra l'86,4 per cento e il 100 per cento del totale dei voti di preferenza attribuiti al medesimo”) e con il dettato della legge elettorale.
Qualsiasi altra decisione, (i rumors parlano di una proposta del presidente Gasparri sul nome di Francisco Nardelli, primo dei non eletti con l'Usei, lo stesso schieramento di Cario che, è bene ricordare, ha perso la poltrona in merito all’accertamento di brogli elettorali) rappresenterebbe un evidente e insostenibile forzatura delle regole democratiche nonché una sostanziale rilegittimazione di un’elezione viziata da un gravissimo reato sul quale stanno ancora indagando le autorità giudiziarie italiane e argentine.
Da tutto il mondo cittadini italiani e rappresentanti di tutti i partiti politici (dalla Lega al PD, da Fratelli d'Italia a Italia Viva) hanno manifestato in questi giorni la loro indignazione nei confronti di un’eccessiva condiscendenza mostrata nelle aule parlamentari rispetto a tali episodi che rischiano di compromettere inesorabilmente il rapporto dell’Italia con le sue comunità all’estero e la legalità dell’esercizio del voto.
Contattato da Gente d'Italia, Fabio Porta si è limitato a dire di “essere sempre stato rispettoso e fiducioso del lavoro della Giunta e delle decisioni del Parlamento”.
Anche noi vogliamo continuare a credere che la decisione di stamattina sarà orientata esclusivamente ai princìpi della giustizia e della legalità e non a meschini calcoli di tipo politico. È la risposta che da mesi aspettano gli italiani onesti in tutto il mondo, non deludiamoli ancora una volta!