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Per il calcio in fibrillazione, il 2022 sarà l'anno decisivo. Cambierà in peggio o in meglio? Comunque svolterà. È in corso una battaglia mai vista prima.

Tutti contro tutti: Fifa contro Uefa, Uefa contro i grandi club, nuove regole per risanare i conti. La Corte di Giustizia chiamata a pronunciarsi sul monopolio (presunto?) di Ceferin che teme che il giocattolo subisca uno scisma devastante e irreparabile. Quattro i temi in discussione.

MONDIALE DI CALCIO BIENNALE - La Fifa lo vuole a tutti i costi sostenuta dai petrodollari. Tutti gli altri sono contro: Stati, Ue, Cio, Federazioni, Leghe, Eca,Sudamerica. E naturalmente l'Uefa. Il 31 marzo a Doha si deciderà. O si organizzerà un torneo mondiale di calcio per nazioni ogni due anni o il progetto salta in nome della sacralità di una manifestazione totem, rara e attesa, oggi ben assestata con cadenza quadriennale. L'esito sembra scontato: la Fifa ha i voti, pare 140 a 65. Non c'è storia. Il business (purtroppo) batte lo sport.

SUPERLEGA FUORILEGGE? - Deciderà la Corte di Giustizia di Lussemburgo. E dirà se il diritto comunitario è stato violato dal progetto dei grandi club (Real Madrid, Barcellona, Juventus) che vogliono metttersi proprio con un torneo che fatalmente "schiaccerebbe "tutti gli altri, o se la Uefa ha ragione. La sentenza è prevista a fine anno. Campa cavallo.

FAIR PLAY FINANZIARIO PER IL CALCIO - I conti dei club piangono. Un disastro. Follie di gestione e pandemia hanno messo in ginocchio il sistema. I debiti galoppano, i ricavi sono in paurosa discesa. Il vecchio fair play è morto. Avanti con uno nuovo (sono tutti d'accordo) che prevede un " Salary cap speciale " (tetto agli stipendi, taglio delle commissioni ai procuratori. ecc.) e la cosiddetta "luxory tax" che prevede multe progressive per lo sfondamento delle spese. Forse anche sanzioni sportive. Si interverrà anche sui prestiti.

FUORIGIOCO SEMI-AUTOMATICO - È il progetto dell'Ifab ( International Football Association Board), organo indipendente dalla FIFA che ha il potere di modificare le regole del calcio vincolando alla loro osservanza le Federazioni. Da Zurigo esercita un potere unico e assoluto. Attualmente sta sperimentando il nuovo fuorigioco che prevede una dozzina di telecamere che rilevano 29 punti del corpo del giocatore. I primi test – regia di Pierluigi Collina, 61 anni, capo degli arbitri – sono andati bene.