E adesso cosa farà l'Italia? Come si muoverà l'Unione Europea? Quale sarà il ruolo della Nato, dell'Onu e degli altri organismi internazionali dopo l'inizio degli attacchi militari della Russia all'Ucraina?
La prima mossa della Nato è stata la convocazione di una riunione di emergenza a livello di ambasciatori in mattinata. L'Estonia e altri paesi baltici hanno chiesto l'attivazione dell'articolo 4 del regolamento del Patto Atlantico, che consente agli alleati di sollecitare aiuto in caso di minacce alla propria integrità territoriale.
Il segretario generale Jens Stoltenberg, attraverso una nota, ha definito "imprudente e non provocato" l'attacco della Russia all'Ucraina, condannando l'aggressione "contro un Paese sovrano e indipendente". Successivamente la Nato ha condannato la Bielorussia "per il sostegno all'attacco".
In Italia, invece, al di là delle parole di condanna del presidente del Consiglio Mario Draghi e di vari altri esponenti delle istituzioni, la notizia più significativa è rappresentata dalla convocazione, prevista per le 16.30, del Consiglio Supremo di Difesa da parte del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Alla riunione col Presidente prenderanno parte Draghi, i ministri degli Esteri (Di Maio), dell'Interno (Lamorgese), dell'Economia (Franco) e della Difesa (Guerini) oltre al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Dragone.