Terzo round dei negoziati, ieri, tra Mosca e Kiev. Le delegazioni dei due paesi si sono incontrate nella foresta di Belovezhskaya Pushcha, in Bielorussia. Sul tavolo delle trattative il "cessate il fuoco" che per il Cremlino potrà scattare solo qualora l'Ucraina accetterà le condizioni poste dalla Russia: riconoscimento del Donbass e della Crimea.
L'incontro si è concluso con un nulla di fatto, secondo il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky. I negoziati "non sono stati all'altezza" ma "continueranno" ha detto. Per il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak, invece, sono stati notati "piccoli sviluppi positivi nel miglioramento della logistica per i corridoi umanitari".
"Mosca vuole solo la resa" ucraina, "è inaccettabile” ha commentato il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian. Secondo l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell "si sta andando “verso una sirizzazione" dello scenario ucraino. Infine il monito del segretario di Stato Usa, Antony Blinken: "Nato pronta ad affrontare ogni minaccia".