Mario Draghi ha parlato della situazione in Ucraina e dei provvedimenti per contenere il caro bollette nel corso del Question Time alla Camera dei Deputati. In merito alla situazione nell'Est Europa il presidente del Consiglio ha ribaditto che "è una crisi umanitaria senza precedenti in Europa dal dopoguerra. Ringrazio chi si è mobilitato spontaneamente per sostenere la popolazione ucraina".
"A oggi sono 23.872 i cittadini ucraini arrivati in Italia, oltre il 90% sono donne e bambini", ha aggiunto Draghi. "Il flusso è certamente destinato ad aumentare. I primi strumenti di assistenza sanitaria sono stati organizzati dalla Protezione civile. Abbiamo predisposto che chi chiede aiuto possa essere ospitato in tutte le strutture di accoglienza per migranti anche indipendentemente dal fatto che abbia presentato domanda di protezione internazionale o dal possesso di altri requisiti previsti. Covid? I profughi o fanno il tampone ogni 48 ore o accettano di vaccinarsi".
Quando all'economia, "il governo non può fermare questi eventi ma possiamo muoverci con rapidità e decisione come abbiamo fatto e come continueremo a fare per difendere il potere di acquisto delle famiglie e la competitività e la sopravvivenza delle imprese. L'Iva sarà ridotta del 5% per le utenze del gas e il governo ha destinato 16 miliardi per sostenere le famiglie con i rincari delle bollette. Il gas russo? Diamo la massima attenzione alla questione della sicurezza energetica e in particolare alla diversificazione delle fonti. Siamo al lavoro per ridurre la dipendenza dal gas russo in tempi rapidi".
Infine sulle sanzioni al regime di Putin: "L'impegno sanzionatorio deve essere idealmente uguale all'aiuto alle famiglie e alle imprese, deve sostenere i più deboli. Le sanzioni non dureranno poco e quindi per durare devono essere sostenibili. Noi non abbiamo intenzione di derogare dal regime di sanzioni, ma occorre renderle sostenibili al nostro interno".