Giuseppe Bonito, nato a Castellammare di Stabia nel 1707 e morto a Napoli il 19 maggio 1789 è stato uno dei maggiori pittori di genere napoletani e le sue tele, di carattere popolaresco, lo hanno reso probabilmente il più celebre e apprezzato dell'Italia meridionale del settecento. Ora una sua opera è arrivata a Toronto. Si tratta di 'Giovane Contadina', olio su tela, che rappresenta una delle immagini che in un certo senso caratterizzano la pittura napoletana dell'epoca.
Si tratta di una giovane contadina, bellissima, della campagna romana, rappresentante dello splendore femminile mediterraneo. Una delle opere più intense di Giuseppe Bonito che è stata in mostra all'Istituto Italiano di Cultura di Toronto per un paio di settimane. L'opera ha rappresentato un prestito della Pinacoteca Camillo d'Errico che si trova a Palazzo San Gervasio in provincia di Potenza, che raccoglie la più grande collezione d'arte privata del Mezzogiorno italiano. E dalla Basilicata la 'Giovane Contadina' è arrivata fino in Canada per una mostra che è stata organizzata in collaborazione con il Consolato Generale d'Italia.
Bonito, rappresentante del rococò, fu allievo di Francesco Solimena, pittore del tardo barocco dal quale apprese l'arte dei chiaroscuri. Bonito per un lungo periodo fu avvolto da una grande fama al punto che anche opere di altri pittori gli vennero attribuite. Uno dei casi più noti quello di un altro pittore napoletano, Gaspare Traversi (nato a Napoli nel 1722 e morto a Roma nel 1770) le cui tele per lungo tempo si pensò fossero proprio di Bonito.
Solo all'inizio del Novecento, grazie a uno studio dello storico Roberto Longhi, venne scoperta la vera paternità. Bonito, che lavorò anche per i Borboni, nei suoi lavori ebbe la grande capacità di rappresentare Napoli anche negli aspetti più folcloristici e conosciuti, cominciando dagli 'scugnizzi' per arrivare a Pulcinella.
Tony Porpiglia