Dopo il successo dello scorso anno a Pontida (paese simbolo della storia leghista, dagli spadoni padani all’ampolla del Po) torna la festa dell’orgoglio terrone, che era stata organizzata come reazione alla visita napoletana di Matteo Salvini.
E come l’anno scorso il sindaco, in vista del ‘Festival dell’orgoglio migrante antirazzista’ (questo ora il nome della manifestazione in programma per domani), ha deciso di chiudere la città. Il leghista Luigi Carozzi ha firmato ieri un’ordinanza “contingibile e urgente” che impone per il 16 giugno la chiusura del centro storico, delle scuole, del cimitero, degli uffici comunali e postali e il divieto di vendita di alcolici e di bevande in bottiglia di vetro e lattine dalle 8 alle 24.
Il motivo, si legge nella delibera, è “lo svolgimento di una pubblica manifestazione con la presenza d’un’elevata e imprecisata moltitudine di partecipanti, senza che siano state rilasciate le autorizzazioni previste dalle leggi e dai regolamenti comunali” che “favorisce l’insorgere potenziale di fenomeni di insicurezza urbana e o di turbativa della quiete pubblica”.
Tra i sostenitori vip del contro raduno di Pontida Mario Balotelli che sui social si è speso per la manifestazione: le magliette dell’evento autografate da Super Mario saranno date in premio a un torneo di calcio in programma durante la giornata. Matteo Salvini invece ha convocato il popolo della Lega il 1 luglio a Pontida.
“Tutti a Pontida! – scrive su twitter il ministro dell’interno e vicepremier postando una sua foto e la scritta ‘il buonsenso al governo – Sarà un mare di entusiasmo, di speranza, di sorrisi. Una giornata non solo di politica ma di comunità”. “Se non ci siete mai stati – aggiunge – provate, portate bimbi, fidanzate, genitori e amici”.