L'ex patron del Chelsea Roman Abramovich l'ha fatta franca: il provvedimento di congelamento dell'Eclipse non è stato eseguito perché lo yacht di lusso, 162 metri di lunghezza per 23 di larghezza, si è rifugiato a Marmaris, in Turchia, dopo aver evitato di varcare le acque territoriali dei paesi europei
Ma yacht, ville, complessi immobiliari e quote societarie di alcuni degli uomini più ricchi della Russia e ritenuti vicini al presidente Vladimir Putin - e per questo finiti nella black list dell'Unione europea - sono stati bloccati dalla Guardia di Finanza.
"Abbiamo congelato beni per oltre 800 milioni di euro agli oligarchi russi" ha ricordato il presidente del Consiglio Mario Draghi nell'intervento in Parlamento.
Tra questi non c'è lo 'Scheherazade', lo yacht di 140 metri nel porto di Marina di Carrara che per i giornalisti del team del dissidente russo Alexsej Navalny appartiene allo zar. La Gdf ha già svolto accertamenti ma al momento non sono emersi elementi che possano ricondurre la proprietà a soggetti vicini a Putin. Le verifiche stanno comunque proseguendo con l'incrocio dei dati provenienti da banche dati, visure societarie e anche dalle informazioni che stanno emergendo in questi giorni. A partire da quella segnalata dal segretario della Cgil di Massa Carrara Paolo Gozzani: "ci sono stati anomali movimenti, da una settimana a questa parte è stato sostituito l'intero equipaggio che prima era quasi tutto russo e adesso è composto solo da inglesi". E secondo il team di Navalny per diverso tempo almeno una dozzina dei membri dell'equipaggio dello Scheherazade sarebbero stati agenti dell'Fso, il servizio segreto che vigila sulla sicurezza di Putin. Il sindaco Francesco De Pasquale ha invece ribadito la versione di Italian Sea Group, la società proprietaria del cantiere: "in base alla documentazione di cui dispone e a seguito di quanto emerso dai controlli effettuati dalle autorità competenti, lo yacht non è riconducibile alla proprietà" di Putin. Per il momento, dunque, il valore dei beni congelati ammonta a 848 milioni. La maggior parte appartengono a due oligarchi, Alexey Alexandrotis Mordaschov e Andrey Igorevich Melichenko.
Il primo, presidente della società siderurgica Serverstal, è accreditato da Forbes nel 2021 come l'uomo più ricco di Russia, con un patrimonio di oltre 29 miliardi di dollari. E' stato inserito nella black list per le quote detenute nella Rossiya Bank. Anche Melichenko non se la passa male: con un patrimonio, sempre secondo Forbes, di 19,8 miliardi di dollari, era fino all'inizio di marzo principale azionista e membro dei Cda del gruppo EuroChem (fertilizzanti) e della società energetica Suek. A Mordachov sono stati congelati un complesso immobiliare a Portisco, in Sardegna, che vale 105 milioni di euro, e il 'Lady M', yacht del valore di 65 milioni all'ancora nel porto di Imperia. Appartiene invece a Melichenko il 'Sy A', lo yacht a vela privato più grande del mondo disegnato dall'architetto Philippe Starck: vale 530 milioni ed è stato congelato nel porto di Trieste, dove era in rimessaggio.
I provvedimenti della Gdf sono poi scattati per 'Villa Lazzareschi', una villa seicentesca in provincia di Lucca del valore di 3 milioni riconducibile a Oleg Savchenko, per una serie di immobili del valore di 8 milioni in provincia di Como riconducibili a Vladimir Roudolfovitch Soloviev, per la yacht 'Lena' - valore 50 milioni - che era nel porto di Sanremo e appartiene a Gennady Nikolayevich Timchenko, imprenditore con la maggioranza delle azioni della società di estrazione del gas 'Novatek', e per un complesso immobiliare a Punta Sardegna, in provincia di Sassari, che per un terzo (4 milioni il valore) è riconducibile a Petr Olegovich Aven, legato alla principale banca russa, Alfa Bank. A Alisher Usmanov, l'imprenditore di origine uzbeka che era anche presidente della Federazione internazionale di scherma, è stato invece congelato il complesso immobiliare nel golfo del Pevero, sempre in Sardegna, che vale 66 milioni. "Sanzioni ingiuste" le ha definite l'oligarca, che però non ha perso la cittadinanza onoraria che la cittadina di Arzachena gli ha concesso nel 2018. "Ha saputo farsi voler bene dalla Sardegna", ha detto il sindaco Roberto Ragnedda.