La conclusione della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito è raggelante, perchè evidenzia senza mezzi termini "sconvolgenti criticità per i militari in Italia e nelle missioni all'estero, che hanno contribuito a seminare morti e malattie".
Questo il passaggio più discusso della relazione del gruppo d'inchiesta, presieduto da Gian Piero Scanu e presentata oggi. Una relazione che cita anche una frase di Giorgio Trenta, che in una audizione avrebbe "riconosciuto la responsabilità dell'uranio impoverito nella generazione di nanoparticelle e micropolveri, capaci di indurre i tumori che hanno colpito anche i nostri militari".
Dal diretto interessato però, immediata la smentita: "Assolutamente non è il mio pensiero, non ho mai detto che l'uranio impoverito è responsabile dei tumori riscontrati nei soldati. Le mie affermazioni sono state travisate".